Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da Kevin Buckland

Il rally di sollievo che si sta diffondendo tra i mercati asiatici è destinato a travolgere l'Europa all'apertura, con il FTSE in particolare destinato ad un rialzo dell'1%.

Né l'Iran né Israele sembrano interessati ad un'ulteriore escalation delle ostilità senza precedenti della scorsa settimana, e gli investitori sembrano desiderosi di tornare al rischio, riducendo le partecipazioni ai beni rifugio come le obbligazioni, l'oro e il dollaro.

Questo non vuol dire che tutto sia tranquillo. Una base statunitense in Siria è stata oggetto di un attacco missilistico domenica, apparentemente da parte di combattenti di Hezbollah con sede in Iraq.

E al di là del Medio Oriente, gli altri pesi sulle azioni mondiali - che le hanno trascinate alla loro peggiore settimana in più di un anno - continuano a persistere, vale a dire i futuri tagli dei tassi della Fed e la cautela sui guadagni del settore dei chip.

La prova di quest'ultimo aspetto è stata mostrata in Giappone, con un aumento dello 0,7% del Nikkei, pesantemente legato al settore tecnologico, in ritardo rispetto al salto dell'1,3% del più ampio Topix.

In una settimana relativamente leggera per quanto riguarda i dati e gli eventi macro, l'evento principale è la riunione politica della Banca del Giappone di venerdì, quando sono previste nuove previsioni sull'inflazione, anche se gli economisti ritengono che sia troppo presto per un altro rialzo dei tassi.

Per gli Stati Uniti, l'attenzione principale è il deflatore PCE di venerdì, l'indicatore dei prezzi al consumo preferito dalla Fed. Non ci sarà alcun discorso della Fed, poiché entriamo nel periodo di blackout prima della decisione politica della prossima settimana. Ma il messaggio degli ultimi tempi da parte di tutti i funzionari della Fed è stato lo stesso: nessuna fretta di tagliare.

Negli ultimi giorni, la retorica della BCE non si è esaurita e si è concentrata su un taglio a giugno.

Il capo della banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, ha detto domenica che "salvo sorprese, non c'è bisogno di aspettare ancora a lungo" per un allentamento della politica, anche in presenza di rischi provenienti dal Medio Oriente. Dopo giugno, tuttavia, le riduzioni dovrebbero avvenire ad un "ritmo pragmatico".

I commenti mostrano la divisione che sta emergendo all'interno della BCE sul ritmo dell'allentamento. Pierre Wunsch e Madis Muller sono usciti separatamente venerdì sostenendo più tagli quest'anno.

Il Presidente della BCE Christine Lagarde avrà la possibilità di intervenire nel corso della giornata, quando terrà una conferenza a Yale.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati lunedì:

- Conferenza del Presidente della BCE Christine Lagarde a Yale

- Fiducia flash dei consumatori della zona euro (aprile)

- Guadagni di SAP