MILANO (MF-DJ)--Nel 2022 il Ftse Mib ha perso il 13,3%, da inizio anno ha recuperato il 13,6%, spazzando quasi il ricordo della guerra ancora in atto in Ucraina. Un grosso aiuto, si legge su Milano Finanza, è arrivato dal forte calo del gas e dalle banche centrali, Fed e Bce, che non hanno usato toni da falco nei commenti, nonostante abbiano entrambe alzato il denaro, come del resto il mercato si aspettava.

Gabriele Gambarova, responsabile Equity Research di Banca Akros, ricorda che «nel 2022 si sono sommate diverse problematiche, dall'inflazione ai tassi in crescita, alla crisi energetica, oltre che alla guerra in Ucraina e alle iniziative dell'amministrazione Biden come l'Inflation Reduction Act che attraggono investimenti negli Usa con riflessi negativi per l'Europa. Eppure le trimestrali che abbiamo visto fino ad ora non denotano particolari punti critici».

In un momento in cui il settore finanziario è avvantaggiato dalla Bce, che ha confermato anche di recente il rialzo ulteriore del costo del denaro e in cui il tema di una recessione importante nel 2023 si sta stemperando, prosegue l'analista, «le banche sono le prime a trarre vantaggio. Oggi le banche sono al posto giusto nel momento giusto».

fus


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February 04, 2023 03:42 ET (08:42 GMT)