MILANO (MF-DJ)--Il partito socialista di centro-sinistra del Portogallo ha vinto per la terza volta consecutiva le elezioni generali, permettendo al primo ministro Antonio Costa di restare al potere mentre il Paese si prepara a ricevere miliardi di euro di aiuti dell'Ue per rilanciare l'economia dopo la pandemia di Covid-19.

In una votazione avvenuta in mezzo a un'ondata di casi di Covid-19 attribuiti alla variante Omicron e con circa un milione di elettori infetti, autorizzati a lasciare la propria casa per votare, i socialisti hanno ottenuto 117 seggi, ovvero la maggioranza assoluta, in un Parlamento di 230 seggi. Al termine dello scrutinio i socialisti hanno ricevuto il 41,7% dei voti, contro il 27% del loro principale rivale, il Partito socialdemocratico di centrodestra, che ha ottenuto 71 seggi in Parlamento. E' arrivato terzo il partito di estrema destra Chega, che è passato dall'avere un seggio in Parlamento all'averne 12, dopo aver ottenuto il 7% delle preferenze.

I socialisti, con 117 legislatori, saranno in grado di emanare le leggi in autonomia, senza dover lottare per ottenere il sostegno dei partiti più piccoli. Costa ha detto che incoraggerà le alleanze con altri partiti in Parlamento per superare le difficoltà economiche dovute alla pandemia. "La missione è voltare pagina sulla pandemia e riportare in vita i settori colpiti", ha detto dopo la vittoria.

La posta in gioco è alta per la prossima amministrazione portoghese. Il Portogallo, un Paese di 10,3 milioni di abitanti e il più povero dell'Europa occidentale, è pronto a iniziare a distribuire i 45 miliardi di euro di aiuti europei per stimolare l'economia dopo la pandemia. Due terzi sono destinati a progetti pubblici, come le grandi infrastrutture e l'altro terzo sarà assegnato a società private. La maggioranza assoluta in Parlamento faciliterà il percorso del Governo nell'allocare i fondi in un Paese la cui economia ha lottato per guadagnare terreno dall'inizio del secolo.

Le ultime due amministrazioni socialiste sono state Governi di minoranza. Da quando è salito al potere nel 2015, il partito socialista ha fatto affidamento sul sostegno dei suoi alleati più piccoli in Parlamento - il blocco di sinistra e il partito comunista portoghese - per garantire che il bilancio statale annuale ottenesse abbastanza voti per essere approvato. Due mesi fa le loro differenze, soprattutto sulla spesa sanitaria pubblica e sui diritti dei lavoratori, si sono rivelate insormontabili, lasciando il primo ministro Costa a corto di voti in Parlamento e innescando elezioni anticipate.

I socialisti hanno promesso di aumentare il salario minimo mensile a 900 euro entro il 2026, dai 705 euro attuali e vogliono anche "avviare una conversazione nazionale" sulla possibilità di lavorare quattro giorni alla settimana, anziché cinque.

cos


(END) Dow Jones Newswires

January 31, 2022 04:49 ET (09:49 GMT)