Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange si dichiarerà colpevole mercoledì di aver violato la legge sullo spionaggio degli Stati Uniti, in un accordo che lo libererà dopo un'odissea legale britannica durata 14 anni e gli permetterà di tornare a casa in Australia.

Ecco alcune reazioni alla notizia:

STELLA ASSANGE, MOGLIE DI ASSANGE

"Mi sento euforica... Mi sento anche preoccupata... Finché non sarà completamente firmato, mi preoccupo, ma sembra che ci siamo arrivati... Chiederemo la grazia, ovviamente, ma il fatto che ci sia una dichiarazione di colpevolezza, ai sensi della Legge sullo Spionaggio, in relazione all'ottenimento e alla divulgazione di informazioni sulla difesa nazionale, è ovviamente una preoccupazione molto seria per i giornalisti".

PRIMO MINISTRO AUSTRALIANO ANTHONY ALBANESE

"A prescindere dalle opinioni che le persone hanno sul signor Assange (e) sulle sue attività, il caso si è trascinato per troppo tempo. Non c'è nulla da guadagnare dalla sua continua incarcerazione e vogliamo che sia riportato a casa in Australia".

JODIE GINSBERG, AMMINISTRATORE DELEGATO DEL COMITATO PER LA PROTEZIONE DEI GIORNALISTI

"Julian Assange ha affrontato un procedimento giudiziario con gravi implicazioni per i giornalisti e la libertà di stampa in tutto il mondo. Sebbene accogliamo con favore la fine della sua detenzione, il perseguimento di Assange da parte degli Stati Uniti ha creato un precedente legale dannoso, aprendo la strada a giornalisti che possono essere processati in base alla Legge sullo Spionaggio se ricevono materiale classificato da informatori. Questo non sarebbe mai dovuto accadere".

GABRIEL SHIPTON, FRATELLO DI ASSANGE

"Milioni di persone che si sono battute per Julian... è quasi giunto il momento di bere e festeggiare".