ROMA (MF-DJ)--Slittano ancora i tempi sulla ricapitalizzazione della Sampdoria. La squadra di calcio genovese aveva precisato nei giorni scorsi che l'azionista di maggioranza assoluta non avrebbe presenziato alla prima convocazione dell'assemblea straordinaria dei soci che si è tenuta ieri e che pertanto si è conclusa con l'ennesima fumata nera.Visti i chiari di luna, sarà ragionevolmente il 2 febbraio la data in cui si tireranno le somme degli sforzi che in queste settimane stanno conducendo da un lato i consiglieri della società e dall'altro l'ex presidente Massimo Ferrero, per trovare i capitali freschi che permettano alla Sampdoria di restare operativa.

In particolare, scrive MF-Milano Finanza, Ferrero si sta adoperando per trovare ulteriori linee di credito che gli permettano di coprire il fabbisogno immediato della società e nel frattempo verificare se esistono alternative all'offerta vincolante presentata nelle scorse settimane dal fondo britannico Merlyn Partners, attraverso il suo advisor Lazard. Offerta che da ieri però non è più sul tavolo. "L'indisponibilità del socio di maggioranza a passare la mano, l'indisponibilità delle due principali banche creditrici a considerare un piano di ristrutturazione del debito e la decisione del cda di non procedere con l'abbattimento del capitale sociale", ha scritto in una nota Alessandro Barnaba, co-cio di Merlyn Advisors, "fanno venir meno le condizioni necessarie affinché Merlyn Partners possa investire fino a 50 milioni nella Sampdoria e siamo così costretti a interrompere le trattative in essere".

Secondo quanto risulta a BeBeez, gli sforzi di Ferrero stanno invece sortendo risultati. Su un primo fronte, è in trattative avviate con Banca Sistema per rinnovare le linee di factoring anche per la stagione futura 2023/2024, come ha già fatto in passato. In totale si tratta di 17,2 milioni di euro di linee di credito già erogate da Banca Sistema Factor a fronte di cessione di crediti commerciali per diritti audiovisivi maturandi nei confronti dei broadcaster. Ma appunto si tratta di linee autoliquidanti e a oggi la banca, secondo quanto risulta a BeBeez, sarebbe ben disponibile a continuare a supportare il club.

Sull'altro fronte, quello della ricapitalizzazione, attesa per 30 milioni, sempre secondo quanto risulta a BeBeez, Banca Sistema starebbe studiando insieme al gruppo australiano Macquarie, uno dei principali finanziatori della Sampdoria, che ha erogato al club prestiti con garanzia Sace (senza pegno sulle azioni del club), la strutturazione di bond convertendo, sempre nell'ordine di 30 milioni, che sarebbe emesso dalla holding della Sampdoria, sarebbe garantito dalle azioni del club e sarebbe sottoscritto da investitori istituzionali specializzati, per esempio il fondo Oaktree di cui è trapelato il nome nei giorni scorsi, ma non solo. La holding poi, a sua volta, andrebbe a ricapitalizzare il club e nel frattempo proseguirebbe con più tranquillità la ricerca di un investitore stabile nel capitale della società.

Peraltro, se Ferrero riuscisse a trovare un acquirente, gli obbligazionisti del convertendo verrebbero rimborsati, se invece non trovasse un investitore, allora i bondholder convertirebbero il titolo e diverrebbero proprietari del club. Il punto però è che in quest' ultimo caso i bondholder dovrebbero essere pronti anche a investire capitali per riequilibrare la situazione finanziaria e quindi almeno i 30 milioni di aumento di capitale di cui si parla, ma probabilmente di più.

Sebbene continui a essere l'eminenza grigia dietro la squadra, Ferrero da fine 2020 non ricopre più alcun ruolo nel club e nelle sue società, dopo le tensioni giudiziarie che lo hanno interessato. Per salvare le sue Eleven Finance e Farvem Real Estate, entrambe entrate in concordato, Ferrero aveva infatti messo in vendita la società sportiva già nel gennaio 2020, costituendo Rosan Trust, un trust regolato dalla legge di Jersey, Isole del Canale della Manica, e trasferendo al trustee Trust Services di Venezia, rappresentato da Gianluca Vidal, il 100% di Sport Spettacolo Holding, che detiene fra l'altro appunto il 99,96% della Sampdoria ed è controllata al 100% da Holding Max, a sua volta detenuta da Vanessa Ferrero (figlia di Massimo) all'80%, da Giorgio Ferrero (nipote di Massimo) al 15,24% e da Unione Fiduciaria per il restante 4,76%.

Da un lato, quindi, Ferrero ha bisogno di vendere la Sampdoria in cambio di soldi per risolvere i suoi problemi personali e dall'altro la Sampdoria ha bisogno di un'iniezione di capitali freschi che la mettano in sicurezza. I numeri del 2021 come noto non sono stati belli, con una perdita netta di 24,4 milioni di euro, il terzo esercizio consecutivo chiuso in rosso per il club ligure (-14,7 milioni nel 2020), a fronte di un valore della produzione di 76,3 milioni (dai 75,7 milioni del 2020), con una perdita operativa di 81,2 milioni (ebitda negativo per 14,9 milioni nello schema Asset quality Review 2) e con un debito finanziario netto di 66,4 milioni (90,4 milioni nello schema Asset Quality Review 2), seppure a fronte di un patrimonio netto positivo per quasi 50 milioni. Ora il 2022 si chiuderà con altre perdite e un patrimonio netto che dovrebbe essere comunque ancora positivo sebbene si dice sceso attorno ai 15 milioni.

red

fine

MF-DJ NEWS

0610:09 gen 2023


(END) Dow Jones Newswires

January 06, 2023 04:10 ET (09:10 GMT)