L'azienda di semiconduttori Silicon Box, con sede a Singapore, ha scelto la città di Novara, nell'industrializzata regione nord-occidentale del Piemonte, per la sua nuova fabbrica di chip da diversi miliardi di euro in Italia, ha dichiarato venerdì il Ministero dell'Industria.

La startup di tre anni, creata dai fondatori del produttore di chip statunitense Marvell, investirà 3,2 miliardi di euro (3,42 miliardi di dollari) per produrre in Italia i cosiddetti 'chiplet', che possono avere le dimensioni di un granello di sabbia, nell'ambito di un accordo sostenuto dal Governo.

I chiplet sono riuniti in un processo chiamato advanced packaging, un modo efficiente dal punto di vista dei costi per legare piccoli semiconduttori e formare un processore che può alimentare qualsiasi cosa, dai centri dati agli elettrodomestici.

"Silicon Box offre al Piemonte l'opportunità di diventare un hub per i semiconduttori", ha dichiarato ai giornalisti il Ministro dell'Industria Adolfo Urso.

Il progetto fa parte degli sforzi italiani di lunga data per attrarre investimenti da parte di aziende tecnologiche, tra cui un accordo accantonato con il produttore di chip statunitense Intel.

A pieno regime, si prevede che l'investimento creerà 1.600 nuovi posti di lavoro, oltre ai posti di lavoro indiretti generati sia per la costruzione dell'impianto che per il più ampio ecosistema logistico e di fornitura coinvolto.

(1 dollaro = 0,9352 euro)