MILANO (MF-DJ)--Il dibattito sulla sostenibilità nel 2021, anche grazie alla Cop26 e al G20, ha fatto numerosi passi in avanti. Nel 2022, con l'entrata in vigore della Tassonomia Ue, che classifica le attività economiche in funzione del grado di sostenibilità, si passerà dalle parole ai fatti.

Secondo uno studio di Deloitte Italia, "Il climate change nell'informativa finanziaria redatta dalle società quotate in Italia", le società del nostro Paese già manifestano una crescente consapevolezza sul tema del cambiamento climatico.

Nel dettaglio, il report evidenzia che il 53% delle relazioni finanziarie annuali 2020 delle società quotate sul Mta contiene informazioni sul clima (trend in crescita dell'11% rispetto allo scorso anno).

Franco Amelio, sustainability leader di Deloitte Italia, in un suo intervento in merito al report, ha spiegato che spesso le relazioni sul clima, effettuate dalle società, vanno inserite in un contesto di informazioni di mercato, riflesse dunque solo in parte sulla gestione dei rischi, ancor meno sulla strategia e quasi per nulla sulle poste iscritte in bilancio.

"In questa fase di assestamento, si registrano casi piuttosto evidenti di green marketing: una tendenza destinata a scontrarsi con l'azione legislativa e regolatoria e con la maggiore consapevolezza dei consumatori".

"Le imprese", prosegue la riflessione di Amelio, "dovranno stabilire un legame più stretto tra gli obiettivi climatici di breve e lungo termine e la strategia aziendale, cui far conseguire una coerente allocazione del capitale. Comprendendo che i processi di rendicontazione climatica vanno strutturati come quelli economico-finanziari e che l'Erm non può prescindere dalla presa in carico delle insorgenti tematiche Esg".

com/ann

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January 05, 2022 12:37 ET (17:37 GMT)