MILANO (Reuters) - Il titolo STMicroelectronics è in netto rialzo sulle borse di Parigi e Milano, dopo che il Ceo Jean-Marc Chery ha indicato una maggiore domanda da parte del settore degli smartphone, che include clienti del calibro di Apple.

Gli investitori hanno inizialmente reagito negativamente alla trimestrale di Stm che vede costi operativi in crescita, nonostante il picco della domanda mondiale per i semiconduttori che ha aiutato la società a superare le stime per il primo trimestre.

Tuttavia, il titolo del gruppo è ritornato in territorio positivo, guadagnando quasi il 5% sia a Milano sia a Parigi, dopo che Chery ha affermato che il gruppo continuerà a essere fornitore nel settore degli smartphone con sensori ad alto margine per i prossimi tre anni.

Apple è tra i 10 principali clienti di STMicro. Secondo alcuni analisti, il gigante Usa rappresenta fino al 20% dei suoi ricavi mondiali.

"Posso confermare che abbiamo una chiara visibilità su dove i prodotti ST rimarranno (per i produttori di computer e smartphone), per i prossimi tre anni", ha detto Chery agli analisti durante una call, causando un improvviso balzo del titolo del gruppo.

"E continueranno a contribuire alla crescita dei nostri ricavi".

La società ha anche annunciato di aver anticipato di due anni il target di 12 miliardi di dollari per le vendite annuali.

Un flusso consistente di ordini ha impattato sul settore dei semiconduttori, causando una carenza a livello mondiale che ha costretto diversi gruppi automobilistici allo stop delle linee di produzione, alimentando la capacità di produzione presso gli stabilimenti di STMicro.

Il gruppo, fornitore anche della casa automobilistica Tesla, ha detto di prevedere ora ricavi annuali intorno ai 12,1 miliardi di dollari, target rinviato originariamente al 2023.

L'azienda franco-italiana ha aggiunto di prevedere d'investire circa 2 miliardi di dollari, nella parte alta del range indicato nella guidance, a sostegno della forte domanda del mercato per i chip.

STMicro produce una vasta gamma di chip, da microcontrollori a basso margine a sensori più sofisticati, usati in smartphone e veicoli autonomi.

Il margine lordo per il periodo, intorno al 39%, ha battuto le attese del gruppo, che ora prevede per il secondo trimestre ricavi netti di 2,9 miliardi di dollari e un margine lordo intorno al 39,5%.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)