ROMA (MF-DJ)--Bankitalia rivede al rialzo le previsioni di crescita per il 2021: l'aumento del Pil dovrebbe collocarsi intorno al 6%, un valore sensibilmente superiore a quanto stimato nel Bollettino economico di luglio.

Lo annuncia Bankitalia nel Bollettino Economico di ottobre. In Italia l'aumento del Pil, che nel 2* trimestre è risultato ben superiore alle attese, sarebbe proseguito nei mesi estivi. Sulla base degli indicatori disponibili, nel 3* trimestre la produzione industriale sarebbe cresciuta di circa 1% e il Pil del 2,7%. L'estensione della copertura vaccinale e l'incremento della mobilitá hanno reso possibile la ripresa dei consumi di servizi da parte delle famiglie, che si è associata al recupero giá in atto degli investimenti. Per il 3* trimestre sulla base degli indicatori finora disponibili, Bankitalia valuta un'espansione del Pil superiore al 2%: all'ulteriore sostenuto recupero nei servizi si sarebbe accompagnata la prosecuzione della crescita nell'industria.

Anche i conti pubblici migliorano nel 2021 grazie alla crescita del Pil oltre le attese. Il Governo ha aggiornato le stime tendenziali e gli obiettivi di bilancio per il prossimo triennio. A differenza di quanto programmato in primavera, il nuovo quadro prefigura un miglioramento dei conti quest'anno rispetto al 2020 e sconta una crescita del prodotto superiore alle attese e tiene conto, tra l'altro, di alcuni elementi favorevoli emersi nel corso dell'attivitá di monitoraggio delle entrate e delle spese delle Amministrazioni pubbliche.

Nel 2021 l'indebitamento netto si collocherebbe al 9,4% del Pil (dal 9,6% del 2020) e il debito al 153,5% (dal 155,6%). A differenza di quanto programmato in primavera, questo quadro prefigura un miglioramento dei conti rispetto al 2020. Nei programmi del Governo l'incidenza sul Pil dell'indebitamento netto e quella del debito continuerebbero a ridursi gradualmente nei prossimi anni, sebbene in misura inferiore a quanto atteso nel quadro tendenziale per effetto di misure espansive che verranno definite nella prossima manovra di bilancio.

Rispetto allo scenario a legislazione vigente la manovra determinerebbe infatti un maggior disavanzo di 1,3 punti percentuali del Pil in media nel triennio. Nel 2024 il disavanzo e il debito scenderebbero rispettivamente al 3,3% e al 146,1% del prodotto.

L'inflazione ha raggiunto in settembre il 2,9%, sospinta dalla crescita marcata dei prezzi dei beni energetici. Gli operatori professionali censiti in ottobre da Consensus Economics si attendono che nella media del 2021 l'inflazione sia pari all'1,7%, 5 decimi di punto in piú rispetto alle attese formulate lo scorso giugno.

Gli indici Pmi e quelli del clima di fiducia di imprese e famiglie, benchè in lieve attenuazione, rimangono nel complesso favorevoli, collocandosi su valori storicamente molto elevati. In settembre l'indicatore Ita-coin è sceso, pur restando largamente positivo; tale andamento risente in parte dei problemi di approvvigionamento delle imprese manifatturiere, mentre la domanda ha fornito un contributo positivo.

Le attese delle famiglie sulla situazione economica dell'Italia sono nel complesso migliorate; anche la propensione a spendere nei comparti piú colpiti dalla pandemia, tra cui alberghi, bar e ristoranti, è in ripresa. Permane tuttavia ancora cautela nelle prospettive di spesa, soprattutto tra i nuclei meno abbienti.

Le imprese confermano giudizi molto favorevoli circa le condizioni per investire. La crescita delle esportazioni dell'Italia, che nel 2* trimestre è stata robusta e superiore a quella del commercio mondiale, è proseguita nel 3* trimestre.

Nel 2* trimestre del 2021, i consumi nazionali sono cresiuti del 3,4% mentre quelli delle famiglie sono aumentati del 5%, piú di quanto atteso dai principali previsori, compensando ampiamente il calo cumulato nei sei mesi precedenti. L'aumento della spesa ha riguardato sia gli acquisti di beni sia, soprattutto, quelli di servizi; data la marcata flessione registrata dall'avvio della crisi, questi ultimi si sono mantenuti però inferiori del 14% rispetto ai livelli di fine 2019 (contro il 6,4% dei consumi complessivi). E' attesa un'ulteriore forte espansione dei consumi nel 3* trimestre, favorita dall'allentamento delle restrizioni associato ai progressi nella campagna di vaccinazione.

Il reddito disponibile in termini reali è rimasto sostanzialmente stabile sul trimestre precedente. La propensione al risparmio è quindi scesa al 12,9%, 5 punti percentuali al di sopra dei livelli pre-pandemici. Nel 2* trimestre del 2021 il debito delle famiglie in rapporto al reddito disponibile è rimasto stabile al 65% e inferiore a quello medio dell'area (97,9%).

Il miglioramento della congiuntura si è tradotto in primavera in un deciso rialzo dell'occupazione, soprattutto a termine, e delle ore lavorate. In luglio e agosto gli occupati sono ancora aumentati, benchè a ritmi piú contenuti. Non sono però del tutto superati gli effetti della crisi pandemica e permangono segnali di sottoutilizzo del lavoro: il ricorso agli strumenti di integrazione salariale è ancora ampio, sebbene molto inferiore ai massimi del 2020, e il tasso di attivitá è al di sotto dei livelli di due anni fa.

Per quanto riguarda le banche, nel corso dell'estate si è ridotta la crescita dei prestiti alle societá non finanziarie, a seguito delle piú contenute richieste di finanziamento da parte delle imprese; su tale minore domanda hanno influito sia l'abbondante liquiditá accumulata sia il miglioramento congiunturale, che si è tradotto in una ripresa dei flussi di cassa. Le condizioni di offerta del credito rimangono distese.

Inoltre, nel 2* trimestre il flusso dei nuovi crediti deteriorati in rapporto al totale dei finanziamenti è sceso all'1%, al netto dei fattori stagionali e in ragione d'anno. Per i prestiti alle societá non finanziarie l'indicatore è diminuito di 2 decimi di punto all'1,3%, beneficiando della riduzione che ha riguardato le imprese operanti nei settori delle costruzioni e della manifattura. Il calo del flusso dei finanziamenti deteriorati alle famiglie consumatrici è stato piú marcato (allo 0,9%).

pev

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October 22, 2021 12:01 ET (16:01 GMT)