ROMA (MF-DJ)--Il Governo Draghi deve durare a lungo, per fare le riforme strutturali utili alla ripresa e per rinegoziare il Patto di Stabilità in Europa. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel corso della sua relazione all'assemblea annuale, sgombera il campo da ogni dubbio: Confindustria vuole che l'attuale premier resti a palazzo Chigi per traghettare il Paese fuori dallo "tsunami economico" della pandemia e per assumere la leadership europea, ora che Angela Merkel lascerà il suo ruolo e nel mentre le elezioni in Francia decreteranno il nuovo presidente all'Eliseo.

"Non è solo nell'interesse dell'Italia, che il Governo Draghi continui a rappresentarci al tavolo dove, l'anno prossimo, si discuteranno la revisione del Patto di stabilità e crescita, del divieto di aiuti di Stato e delle misure straordinarie assunte dalla Bce", sostiene il leader degli industriali, "è nell'interesse dell'Europa, in cui noi fermamente crediamo, che il presidente Draghi rappresenti una delle personalità di riferimento nella prossima stagione di future riforme europee".

"Il rientro del debito non può avvenire in pochi anni, quel che successo è uno tsunami", spiega Bonomi riferendosi al patto di Stabilità, "quelle clausole vanno riviste perchè fatte in un altro tempo, il mondo è cambiato".

"Noi imprese non esitiamo a dire che ci riconosciamo nell'esperienza e nell'operato del Governo guidato dal presidente Draghi e che ci auguriamo continui a lungo nella sua attuale esperienza", mette in chiaro Bonomi, "senza che i partiti attentino alla coesione del Governo pensando alle prossime amministrative, o con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale".

Sul fronte interno, la "preoccupazione" di Confindustria "è sulle riforme, strutturali e di contesto indicate nel Pnrr": concorrenza, fisco e previdenza e mercato del lavoro in primis.

"Se vogliamo, tutti, dare all'Italia una possibilità come è stato nel dopoguerra, dopo gli anni di piombo, e nel periodo della costruzione monetaria continentale, occorre risolvere le questioni cruciali", è l'appello del numero uno di Confindustria, perché "il cronoprogramma delle riforme rischia di slittare. I ritardi mettono a rischio le prossime tranche di fondi europei e, soprattutto, allontanano nel tempo ciò che più serve: che il Pnrr venga scaricato a terra, bene e al più presto".

Bonomi ribadisce che il Piano è "un'occasione storica" ma, mette in guardia, "queste risorse non sono eterne, quindi una cosa è sicura: Confindustria si opporrà a tutti coloro che vorranno intralciare il processo delle riforme"; non saranno certo gli industriali a mettere "il bastone tra le ruote del Governo".

Il messaggio è chiaramente indirizzato al leader della Lega, Matteo Salvini, come al capo del M5S, Giuseppe Conte. "A chi flirta coi No Vax, invece di pensare alla sicurezza di cittadini e lavoratori, come a chi pensa che questo Governo è a tempo, basta tergiversare, perché poi le riforme si faranno quando governerà l'una o l'altra parte", sottolinea Bonomi: "No, le riforme occorre farle adesso. Basta rinvii, basta giochetti, basta veti. Basta davvero". E Mario Draghi non può che esserne il Garante, sia sul fronte interno che a Bruxelles.

gug/rov

guglielmo.valia@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

September 23, 2021 09:02 ET (13:02 GMT)