ROMA (MF-DJ)--L'Italia è tra i Paesi che vogliono ospitare la sede della nuova Autorita' Antiriciclaggio europea, la Anti-Money Laundering Authority (Amla), e si presentera' con una candidatura "forte".

Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, durante la presentazione del rapporto annuale dell'Unità di informazione finanziaria per l'Italia presso la Banca d'Italia, giunta al 15esimo anno di attivita'. L'Autorita', che dovrebbe nascere nel 2023, operera' come meccanismo di supporto e coordinamento delle unita' di informazione finanziaria dei Paesi della Unione europea che agiranno cosi' in maniera coordinata e congiunta.

Il direttore dell'Uif, Claudio Clemente, ha sottolineato come "contiamo" che l'Autorità "possa trovare sede in Italia". L'Amla, ha aggiunto, rappresenta "indubbiamente uno snodo cruciale nell'evoluzione del sistema antiriciclaggio europeo". L'Autorità, ha proseguito Clemente, "riunirà in sè, mantenendole rigidamente separate, le attivitá di

supervisione antiriciclaggio e quelle di meccanismo di coordinamento. Nel

primo ruolo, essa agirà con funzioni sovranazionali, assumendo anche

responsabilità dirette nei confronti dei soggetti considerati

maggiormente rischiosi; nella veste di meccanismo non avrà, invece,

funzioni autonome di intelligence, che resteranno radicate a livello

nazionale, ma definirà formati, contenuti e indicatori uniformi per le

segnalazioni (in particolare quelle cross-border), elaborerà metodi per

favorire la convergenza degli approcci nazionali all'analisi, svilupperà

strumenti avanzati per la collaborazione internazionale".

Anche il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha messo in evidenza come la nascita di una nuova Autorità europea di antiriciclaggio rappresenta uno "snodo cruciale nell'evoluzione del sistema". Questa Autorità, ha spiegato il governatore, agirà quale supervisore con responsabilità di intervento diretto nei confronti dei soggetti più rischiosi e opererà come meccanismo di supporto e coordinamento delle unità di informazione finanziaria dei Paesi della Unione europea. Le funzioni di queste unità, pur restando radicate a livello nazionale, saranno svolte con modalità uniformi, coordinate e in alcuni casi con interventi congiunti. La scelta di collocare le funzioni di supervisione antiriciclaggio e quelle di supporto e coordinamento alle

unità di informazione finanziaria presso un'unica Autorità - ha messo in

evidenza il governatore - conferma l'attualità e l'efficacia del modello

italiano, fondato sulla valorizzazione della sinergia tra tali funzioni,

favorita dalla collocazione della Uif presso la Banca d'Italia, nel

rispetto di presidi di autonomia e indipendenza. Visco ha inoltre sottolineato come, per assicurare un efficace raccordo con l'Amla, sarà necessario un adeguamento delle strutture nazionali; questo richiederà di rafforzare ulteriormente l'impegno della Banca d'Italia in termini di risorse umane, di scelte organizzative, di dotazioni logistiche, di supporti informatici.

Apprezzamento per la candidatura lanciata dall'Italia è stata espressa dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli. A giugno 2021, Patuelli e il dg dell'Abi, Giovanni Sabatini, avevano già scritto una lettera al governo e ai ministri dell'Economia, Daniele Franco, e degli Esteri, Luigi Di Maio, perché sostenessero l'Italia come sede dell'Authority. L'Italia ha perso le assegnazioni dell'Autorità bancaria (Eba) e del farmaco (Ema) e non ha al momento nessuna autorità finanziaria europea. Per la sede dell'Autorità antiriciclaggio europea si era parlato nei mesi scorsi di Roma e Napoli.

vs

valeria.santoro@mfdowjones.it


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June 24, 2022 09:01 ET (13:01 GMT)