ROMA (MF-DJ)--"Abbiamo ricevuto da 17-18 Paesi, tra cui l'Italia, le

bozze dei loro piani di ripresa e resilienza. Su queste bozze si sta

discutendo a livello tecnico, ho giá detto che bisogna lavorare per fare

ulteriori progressi sia sulla qualitá delle proposte italiane in termini

di riforme sia sulle procedure di attuazione".

Lo ha detto il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni,

aggiungendo che "sappiamo tutti benissimo che al di lá della delineazione

dei piani c'è la loro esecuzione, che richiede impegno e anche procedure

adeguate per poter essere credibile, visto che si tratta di cifre molto

consistenti da impegnare entro il 2023 e spendere entro il 2026".

Gentiloni ha parlato di "una base positiva" per quanto riguarda le proposte trasmesse a Bruxelles dal Governo italiano: "su quella traccia si deve continuare a lavorare nelle prossime settimane sul piano tecnico ma anche nel confronto con le parti sociali, il mondo del lavoro, dell'impresa, dell'universitá".

"Queste grandi operazioni - ha sottolineato - si fanno nella misura in cui si riesce a condividerle: la Commissione incoraggia tutti i Paesi a

coinvolgere i diversi stakeholders".

Parlando delle ricadute della pandemia sulle economie, Gentiloni ha parlato di "conseguenze molto serie. Ci sono anche delle notizie piú incoraggianti, stanno uscendo in questi giorni i riepiloghi dell'andamento dell'economia nel 2020 e si vede che effettivamente c'è stato un terzo trimestre piú incoraggiante che porterá alla fine a livelli di crescita negativa leggermente inferiori a quelli temuti".

"Al tempo stesso - ha proseguito - purtroppo il ritorno delle misure

restrittive fa sì che si entri nel 2021 con livelli di difficoltá che

probabilmente potrebbero rallentare la velocitá di una possibile ripresa. Ci troviamo di fronte alla peggiore recessione dal dopoguerra e a una

crisi di dimensioni storiche".

Anche se "siamo ancora in una fase di emergenza", ha voluto sottolineare il commissario, "in questa fase dobbiamo cominciare, attraverso decisioni nazionali ma soprattutto con il grande piano Next Generation Eu, a progettare l'avvenire. La pandemia non è assolutamente paragonabile a una guerra: le guerre a un certo punto finiscono e comincia la ricosatruzione, qui sappiamo che dovremo coesistere per un certo periodo con la pandemia, e al tempo stesso qui e ora dobbiamo lavorare per costruire al meglio il futuro delle nostre societá ed economie dopo il Covid".

rov

(END) Dow Jones Newswires

January 29, 2021 12:34 ET (17:34 GMT)