ROMA (MF-DJ)--Cresce l'attesa per l'incontro, in programma oggi pomeriggio nella sede romana di Fratelli d'Italia, tra la leader di Fdi Giorgia Meloni e il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Dopo le frizioni degli ultimi giorni i due leader proveranno a sancire l'accordo utile alla formazione del nuovo esecutivo.

Intanto, anche il leader della Lega, Matteo Salvini, è in contatto costante con gli alleati e conferma l'ottimismo e la determinazione giá espresse nelle ultime ore. A fissare l'incontro di oggi è stato il leader azzurro che ieri ha telefonato a Meloni. L"obiettivo è che il dialogo con la premier in pectore riparta da dove si era bruscamente interrotto quando c'è stato lo scontro di giovedì a Montecitorio, i voti mancanti per Ignazio La Russa a Palazzo Madama e il foglietto con gli aggettivi riferito a Meloni. Oggi , dunque, a via della Scrofa le trattative per formare il nuovo esecutivo riprenderanno come se niente sia avvenuto nelle ultime ore, o questa è la speranza. Berlusconi ha giá dichiarato che la querelle sul ministero per Licia Ronzulli è consegnata ormai al passato e che difficilmente riuscirá a imporre un esponente di Forza Italia per il ministero della Giustizia, ma la partita sul totoministri è ancora tutta da giocare nonostante il poco tempo che separa la coalizione di centrodestra dal Quirinale.

Come è noto, Meloni vorrebbe giurare nelle mani del capo dello Stato, con la sua squadra di governo, al piú tardi lunedì prossimo. Fra una settimana esatta, insomma, e la cornice di massima potrebbe essere quella che prevede in tutto 23 ministri, esattamente come per l'esecutivo Draghi. Due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. E poi cinque dicasteri agli azzurri, sei alla Lega, nove o dieci a Fratelli d'Italia, con due o al massimo tre tecnici a completare la squadra. L'area che al momento appare piú incerta è quella di Forza Italia, e il nome del ministero della Giustizia continua a marcare una distanza molto ampia fra il Cavaliere e la Meloni. Lei sembra non cedere e continuare a riporre la sua fiducia sul magistrato Carlo Nordio, eletto in Parlamento con Fratelli d'Italia. Lui vorrebbe come Guardasigilli o Elisabetta Casellati o Paolo Sisto. Difficile che la premier in pectore lo accontenti, potrebbe però fornire alcune compensazioni: per esempio mettendo un tecnico non inviso a Forza Italia come Guido Bertolaso, o anche Letizia Moratti, alla Salute.

La pattuglia di Fratelli d'Italia è giá piú chiara. Giovanbattista Fazzolari dovrebbe essere un perno istituzionale di Palazzo Chigi, Adolfo Urso e Raffaele Fitto, dovrebbero andare rispettivamente alla Difesa e agli Affari europei; Eugenia Roccella alla Famiglia; Guido Crosetto che ha diverse possibili destinazioni, prima fra tutte quella del Mise. Fratelli d'Italia terrebbe per sè anche i ministeri dei Rapporti con il Parlamento, del Turismo, dello Sport, della Cultura. L'assetto della Lega è quello che appare meno incerto. Matteo Salvini potrebbe andare alle Infrastrutture sommando la carica di ministro a quella di vicepremier. Le deleghe su Affari regionali e Autonomie dovrebbero andare a Roberto Calderoli. Il ministero dell'Interno, con il prefetto Matteo Piantedosi, verrebbe conteggiato in quota Lega. Che avrebbe anche il ministero delle

Disabilitá e il primo dei ministeri in ordine di importanza, quello dell'Economia, con Giancarlo Giorgetti.

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1715:00 ott 2022


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October 17, 2022 09:01 ET (13:01 GMT)