ROMA (MF-DJ)--Il taglio delle accise sui carburanti, anche a fronte della nuova impennata dei prezzi, sta creando non poche tensioni all'interno del governo.

L'intenzione di Giorgia Meloni è sempre stata quella di confermare la scelta fatta in manovra di non rinnovare lo sconto sulle accise della benzina, perché costoso e iniquo, ma ora l'allarme per l'aumento dei prezzi al distributore e il rischio di inimicarsi il Paese su un tema su cui in passato aveva battagliato tanto, la pongono davanti a un bivio. Di fronte a una decisione che nel governo ha già aperto una faglia perchè non è solo Matteo Salvini a pensare che si debbano trovare i soldi - oltre 1 miliardo al mese - per intervenire e tagliare quelle accise.

In Consiglio dei ministri stasera se ne discuterà. Giancarlo Giorgetti riferirà dei controlli anti-speculazione della Guardia di Finanza, Adolfo Urso ipotizzerà di dare più potere al garante dei Prezzi per intervenire. Ma tutto questo rischia di non bastare e sulla necessità di fare qualcosa di più si rischia lo scontro tra i ministri. C'è già chi ipotizza un altro Cdm in settimana, giovedì, per varare un decreto. I soldi che Draghi aveva usato per tagliare le accise, spiegano al ministero dell'Economia, sono stati destinati in manovra a «misure più mirate ad aiutare i più deboli». La convinzione è che la situazione si vada normalizzando. E che gli aumenti della benzina «a livelli sconsiderati » riguardino casi specifici, non generalizzati, in autostrada e non nelle città, e siano frutto di speculazione.

C'è però in gioco la popolarità dei partiti di governo, a un mese dal voto in Regioni cruciali come Lazio e Lombardia. Salvini, non a caso, è il primo a intestarsi la richiesta di valutare un intervento. E ritiene che si dovrà valutare «se ci sono i denari per intervenire». Ma anche Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia, afferma che «se i prezzi resteranno troppo elevati chiederemo di tagliare le accise e lavoreremo per una riduzione strutturale». Stasera in Cdm Giorgetti, dopo aver incontrato con Meloni il capo della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana, ai colleghi illustrerà i dati emersi da un'indagine sui distributori chiesta già a dicembre, affinché partisse dal primo gennaio. Urso, ministro del Made in Italy, dal canto suo, spiegherà che il punto non è sostituire l'attuale Mr Prezzi, Benedetto Mineo, come pure qualcuno ha ipotizzato, ma prendere atto che il garante può esercitare un controllo solo ex post. Anzi, Urso proporrà di valutare di dargli più ampi poteri d'intervento, di agire a monte fissando dei tetti per calmierare i rincari. Insomma, dopo il Cdm si capirà quale sarà l'approccio del governo su un tema così delicato.

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1011:00 gen 2023


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January 10, 2023 05:00 ET (10:00 GMT)