ROMA (MF-DJ)--La stretta della Bce sui tassi di interesse ha già inciso

e inciderà anche nei prossimi anni sui conti della Banche centrali e della Banca d'Italia. Lo ha detto il governatore Ignazio Visco, presentando all'assemblea dei partecipanti l'ultimo esercizio di Bankitalia. Nel 2022 l'utile netto di Via Nazionale si è attestato a 2,1 miliardi, quasi dimezzato rispetto ai 3,9 miliardi del 2021.

Il risultato lordo della banca, prima delle imposte e dell'accontamento al fondo rischi generali, si è significativamente ridotto, passando da

9,2 mld a 5,9 mld, a causa soprattutto della contrazione del margine di interesse per 1,5 mld e delle maggiori svalutazioni sui titoli valutati

dal mercato, soprattutto in dollari statunitensi, per ulteriori 1,5 mld.

Il risultato 2022 porta a un dimezzamento anche dell'assegno che Bankitalia staccherà per lo Stato che si attesta a circa 3 mld, derivanti da un utile residuo pari a 1,676 mld e imposte pari a 1,304 mld. In netta riduzione rispetto ai 6,8 mld del 2021. Negli ultimi 10 anni, ha spiegato il governatore, l'importo cumulato riconosciuto allo Stato sotto forma di utili raggiungerebbe così l'ammontare di 38,2 mld, oltre a imposte di

competenza per 12,8 mld. Per un importo complessivo di 51 mld. Ai partecipanti, Bankitalia distribuirà un dividendo di 340 mln, uguale a quello proposto negli ultimi anni, corrispondente al 4,5% del capitale.

Parlando degli effetti della politica monetaria sui bilanci delle Banche centrali e della Banca d'Italia, il governatore ha precisato che "nei prossimi anni" si dovranno fronteggiare risultati lordi negativi prima che gli utili tornino gradualmente a crescere. "La politica monetaria è infatti disegnata in funzione del raggiungimento del mandato statutario della stabilitá dei prezzi, anche se questo può comportare un temporaneo peggioramento dei risultati economici", ha spiegato Visco precisando che "proprio per meglio fronteggiare queste eventualità e preservare la propria indipendenza finanziaria, negli ultimi anni, di forte espansione monetaria, anche grazie al livello particolarmente elevato dei profitti la Banca d'Italia ha rafforzato il proprio patrimonio".

Nel 2022, il fondo rischi generali è stato alimentato con un accantonamento di 2,5 miliardi, mezzo miliardo in più rispetto all'esercizio precedente, raggiungendo così 35,2 miliardi, ha proseguito il governatore spiegando che "i fondi patrimoniali accumulati sino a oggi sono quindi ampiamente sufficienti per coprire le perdite lorde che, sulla base delle attuali aspettative di mercato circa l'evoluzione dei tassi di interesse, sono attese nel biennio 2023-2024".

Parlando indirettamente del caso Credit Suisse, il governatore ha messo in evidenza che "seguiamo con attenzione le tensioni in atto sui mercati" assicurando che il settore bancario dell'area dell'euro, anche "grazie al rafforzamento patrimoniale e agli altri presidi prudenziali introdotti dopo la crisi finanziaria globale, estesi in Europa a tutte le banche, è ben capitalizzato". In ogni caso, "ove necessario, l'Eurosistema è pronto a intervenire con tutti gli strumenti disponibili, in modo da mantenere l'efficacia del meccanismo di trasmissione della politica monetaria e preservare la stabilità finanziaria".

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MF-DJ NEWS

3111:00 mar 2023


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March 31, 2023 05:02 ET (09:02 GMT)