Jerome Powell non avrà fatto il guastafeste per la corsa al rialzo dei mercati azionari. È vero che le ipotesi di inflazione sono state riviste al rialzo, ma questo vale anche per le prospettive di crescita, in un contesto di solide condizioni economiche. Il dot-plot mostra che quest'anno negli Stati Uniti dovrebbero esserci tre tagli dei tassi: questo scenario è in linea con le aspettative del mercato.

Dot Plot
L'ultimo dot-plot della Fed (Fonte: Federal Reserve)

Ecco perché le prospettive di un taglio dei tassi che avverrebbe già a giugno si sono rafforzate: secondo lo strumento Fedwatch del CME, la probabilità di un allentamento è salita di 15 punti, andando oltre il 75%, alimentando al contempo un calo dei rendimenti obbligazionari. Il decennale statunitense sta attualmente superando i massimi di febbraio al 4,35%, dopo essersi mantenuto al di sopra del 4,07%. La rottura di questo supporto confermerà la fine della ripresa in atto da fine dicembre 2023.

Tra le altre notizie, la Banca del Giappone ha cambiato la sua posizione dogmatica, abbandonando i tassi di riferimento negativi. Se osserviamo la reazione del mercato, gli investitori non sembrano impressionati, tutt'altro. Il rendimento del decennale giapponese si è fermato allo 0,80% e potrebbe raggiungere lo 0,64% se venisse superato il livello dello 0,71%.

Da parte sua, la Banca nazionale svizzera ha colto di sorpresa il mercato tagliando il suo tasso di riferimento di 25 punti base, all'1,50%. Questo allentamento è stato possibile poiché "la lotta all'inflazione negli ultimi cinque semestri è stata efficace".