ROMA (MF-DJ)--L'escalation impressa da Putin "è un segnale di grande nervosismo e debolezza. Le cose evidentemente non stanno andando come la Russia si aspettava e quello che la comunità internazionale ha messo in campo sta funzionando, a partire dalle sanzioni: la contrazione stimata da Mosca stessa del Pil russo è del 10%. Dall'altra parte questo nervosismo richiama tutti noi alla responsabilità perché una realtà in quelle condizioni può aprire ogni sorta di scenario. Da parte dell'Europa servono lucidità e compattezza».

Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un'intervista al Messaggero. Contro il caro bollette, "la priorità è il tetto al prezzo del gas. Ma c'è un'altra misura efficace che si può adottare subito a livello nazionale anche senza un accordo europeo, ed è il disaccoppiamento del prezzo del gas dalle altre fonti energetiche. Costa più o meno 3-4 miliardi, per rifondere alcuni degli operatori, ma abbasserebbe le bollette subito di una discreta percentuale», ha aggiunto Meloni.

Sul Pnrr, "quello che serve è un tagliando: le materie prime sono schizzate alle stelle e le gare vanno deserte. Inoltre il Pnrr è stato scritto prima della guerra in Ucraina, e non considera l'emergenza energetica. Aggiungo che nell'attuale disastro energetico abbiamo un'occasione. I gasdotti del Mediterraneo arrivano tutti nel Sud Italia. Se su questo ci concentrassimo con intelligenza, potremmo diventare l'hub di approvvigionamento energetico dell'Europa», ha sottolineato.

Quanto all'Ue, "dovrebbe cambiare la postura dell'Italia. Mi ha molto colpito il viaggio di Letta in Germania qualche giorno fa. La Germania che si oppone al tetto del gas, avendo dei contratti molto vantaggiosi con Gazprom per cui pagano il gas un terzo di quello che spendono le nostre aziende. La Germania dunque difende un proprio interesse nazionale. Io lo considero normale. Letta, dunque, va a chiedere al partito del cancelliere tedesco copertura per la campagna elettorale in Italia e loro dicono Meloni male e Letta bene. Dopodiché oggi Letta è in debito o in credito con i tedeschi, che già gli hanno fatto un favore? Ecco, io credo invece che l'Italia in Europa debba avere una postura diversa: solida, affidabile, leale, cercando soluzioni comuni ma senza consegnarsi", ha concluso.

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2208:45 set 2022


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