Sulla scia delle performance record registrate nel 2023, i mercati azionari continuano ad attirare giovani investitori. Questa tendenza, iniziata nel 2020, è proseguita nel 2023 con profili di investitori sempre più giovani. Ben lontana dal tipico "buon padre di famiglia" che finora ha caratterizzato la maggior parte degli investitori privati in Europa, questa generazione di investitori, potrebbe segnare una svolta nel panorama borsistico europeo.

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Un mercato immobiliare sempre meno attraente

I giovani investitori non sono più attratti dall'immobiliare come le generazioni precedenti. Scoraggiati dai prezzi alti, dall'incremento dei tassi e dal rischio di insolvenza dei locatari, le nuove generazioni si orientano verso altre classi di attività.

Questa tendenza, rafforzata negli ultimi anni dal lockdown e dalla crescente popolarità degli asset crypto, ha trovato un terzo motore per l'investimento nei mercati finanziari tra i giovani sotto forma di aumento dei tassi di interesse.

Ciononostante, questa tendenza non è altrettanto marcata nel resto della popolazione, che sceglie ancora di investire in asset meno rischiosi come i libretti di risparmio, testimoniando un'avversione al rischio ancora molto forte.

Giovani investitori più audaci

Questa giovane generazione di investitori è alla ricerca di rendimenti elevati in un arco di tempo più breve rispetto agli investitori tradizionali. Per gli investitori più giovani, motivati da rendimenti rapidi e curiosità, ciò significa detenere attività più rischiose (criptovalute, azioni, ETF), a scapito degli investimenti passivi.

Rispetto alle generazioni precedenti, sono anche molto più investiti nel crowdfunding, nel capitale di rischio o negli investimenti in affitto. Sui mercati azionari, questi investitori non esitano a scegliere le small & mid cap e favoriscono l'effetto bolla nei settori in espansione.

Quale impatto concreto sta avendo sui mercati?

Dopo due anni di magra, caratterizzati da una serie di fallimenti, il 2024 si preannuncia come un'annata di IPO. C’è da scommettere che i giovani investitori in cerca di rapidi ritorni parteciperanno al prossimo round di raccolta fondi. Forse quella di Ampère (Renault), prevista per aprile o maggio 2024.

In misura minore, vista la preferenza dei giovani investitori per i titoli growth statunitensi, possiamo anche aspettarci un rinnovato interesse per small & mid cap. Attualmente trascurati dagli investitori, i livelli di valutazione dei titoli growth sono ai minimi storici e saranno al centro dell'attenzione degli investitori temerari ai primi segnali di svolta del mercato.

I giovani investitori privilegiano gli investimenti sostenibili

Nel lungo periodo, potremmo vedere un cambiamento significativo nella composizione degli indici. Finora gli investitori hanno attribuito solo un'importanza relativa ai criteri ESG. Uno studio dell'OCSE (New retail investors in France: attitudes, knowledge and behaviours, novembre 2023) rivela che tra i giovani sotto i 25 anni, la natura sostenibile e responsabile degli investimenti è il motivo principale citato dal 31% degli intervistati, 3 volte di più rispetto agli ultracinquantenni. Resta da vedere se queste lodevoli intenzioni siano compatibili con l'appetito per rapidi guadagni di capitale. In teoria, però, possiamo aspettarci che gli sconti siano rivolti ai pesi massimi dei settori petrolchimico, degli armamenti o aerospaziale, come TotalEnergies, Dassault Aviation o Airbus, favorendo le società con rating ESG più favorevoli.

Meglio tardi che mai

Il crescente interesse dei giovani verso gli investimenti finanziari è un segnale positivo laddove più della metà della popolazione non si fida dell'investimento in azioni. Questa situazione riflette una carenza di educazione economica e finanziaria in Europa, contribuendo a una percezione distorta dei rischi associati all'investimento.