MILANO (MF-DJ)--Quasi 200 tra i principali dirigenti aziendali statunitensi hanno fatto pressione sul Congresso affinchè certifichi la vittoria elettorale del presidente eletto Usa, Joe Biden, in una lettera inviata ieri.

E' l'ultimo tentativo da parte dei Ceo delle principali società statunitensi volto a sollecitare pubblicamente una transizione graduale del potere mentre il presidente Donald Trump e molti repubblicani continuano a contestare i risultati delle elezioni.

La lettera, inviata da Partnership for New York City, un'organizzazione no-profit che rappresenta gli imprenditori e i maggiori datori di lavoro della città, ha invitato il Congresso a certificare il voto del Collegio elettorale domani mentre la Nazione continua a vacillare a causa della pandemia di coronavirus.

"I tentativi di contrastare o ritardare questo processo sono in contrasto con i principi essenziali della nostra democrazia", si legge nella lettera in cui i Ceo hanno spiegato che "i nostri leader debitamente eletti meritano il rispetto e il sostegno bipartisan di tutti gli americani in un momento in cui abbiamo a che fare con le peggiori crisi sanitarie ed economiche della storia moderna".

Tra i quasi 200 leader aziendali che hanno firmato la lettera ci sono i capi della società finanziaria BlackRock, della società di consulenza Deloitte, della compagnia aerea JetBlue Airways e della società farmaceutica Pfizer, secondo un comunicato inviato dalla Partnership. Il gruppo comprende un numero di società Fortune 500 di tutti i settori, nonché società di servizi finanziari e studi legali con sede a New York.

Undici senatori repubblicani attuali e della prossima amministrazione hanno dichiarato lo scorso fine settimana che avrebbero votato domani per respingere i voti del Collegio elettorale in alcuni Stati a meno che il Congresso non nominasse una Commissione per condurre un controllo di emergenza di 10 giorni sui risultati delle elezioni. Sebbene nessuna delle sfide dovrebbe avere successo, questo potrebbero rallentare il processo e dare agli alleati di Trump un'opportunità di alto profilo per dimostrargli la loro lealtà.

Per legge il Congresso deve tenere una sessione congiunta il 6 gennaio per ratificare i voti espressi dal Collegio elettorale che hanno assegnato (306 a 232) la vittoria a Biden. Ci si aspetta che le obiezioni di alcuni senatori repubblicani e membri della Camera forzino il dibattito e le votazioni in entrambe le camere del Congresso. Sarebbe necessaria la maggioranza alla Camera e al Senato affinché la sfida abbia successo, una prospettiva estremamente improbabile dato che i democratici controllano la Camera.

In una telefonata sabato Trump ha esortato il segretario di stato repubblicano della Georgia, Brad Raffensperger, a ribaltare i risultati delle elezioni di novembre che hanno portato Biden a conquistare lo Stato.

Anche la Camera di Commercio degli Stati Uniti, che rappresenta più di tre milioni di aziende di vari settori, dimensioni e regioni, ieri ha invitato il Congresso a certificare la vittoria di Biden e l'amministrazione Trump a favorire una transizione ordinata.

"Gli sforzi di alcuni membri del Congresso volti a ignorare i risultati elettorali certificati nel tentativo di cambiare il risultato elettorale mina la nostra democrazia e lo Stato di diritto e porterà solo a un'ulteriore divisione nella nostra Nazione", ha detto il Ceo della Camera, Thomas J. Donohue, in una dichiarazione.

I membri della Partnership for New York City hanno valutato la pubblicazione della lettera dopo che un ulteriore gruppo di repubblicani, guidato dal senatore del Texas, Ted Cruz, ha dichiarato di voler rifiutare i voti del Collegio elettorale di alcuni Stati, ha affermato Kathryn Wylde, presidente e amministratore delegato della Partnership.

Novantuno dirigenti d'azienda hanno firmato entro quattro ore domenica, ha detto aggiungendo che la lettera è stata finalizzata in circa 24 ore. "Questo dimostra che ci ha davvero colpito. Il business dipende da un ambiente politico stabile e il nostro Paese non ha davvero visto nulla di simile sulla base di una sfida al nostro sistema elettorale", ha detto Wylde, spiegando che sia i democratici che i repubblicani hanno firmato la lettera e che altri amministratori delegati e gruppi che rappresentano i leader aziendali l'hanno contattata per firmarla dopo la pubblicazione. Wylde ha detto di aver avvisato un membro del team di Biden sul contenuto della lettera in modo che non fosse una sorpresa.

La Partnership aveva pubblicato una lettera anche il 23 novembre dopo che l'amministrazione Trump aveva bloccato le attività di transizione per più di due settimane, impedendo a Biden di accedere alle risorse federali.

"Ogni giorno che l'ordinato processo di transizione presidenziale viene ritardato, la nostra democrazia si indebolisce agli occhi dei nostri cittadini e anche la statura della Nazione sulla scena globale diminuisce",avevano scritto i Ceo nella lettera di novembre.

cos

(END) Dow Jones Newswires

January 05, 2021 04:25 ET (09:25 GMT)