MILANO (MF-DJ)--Il nuovo capo del Pentagono dovrebbe occuparsi della revisione del numero di soldati presenti in Afghanistan e Iraq, a seguito del ritiro delle forze da parte dell'ex presidente Donald Trump, secondo i funzionari della difesa.

Il segretario alla Difesa di Biden, Lloyd Austin, dovrà affrontare una serie di problemi negli Stati Uniti e in tutto il mondo ma la decisione di Trump di ritirare rapidamente più di 3.000 soldati dai conflitti in Afghanistan e Iraq prima di lasciare l'incarico questo mese costringe la Casa Bianca a concentrarsi sulla gestione di queste due guerre.

Nella sua audizione di conferma la scorsa settimana Austin ha indicato che avrebbe modificato le strategie e le risorse destinate a quei conflitti ma è stato vago sulle minacce poste dai conflitti e su come sono mitigate dal numero di truppe schierate e da altre capacità militari.

Il portavoce di Austin, John Kirby, ha detto che i funzionari non hanno ancora preso una decisione formale sulla modifica del numero delle truppe in nessuno dei due Paesi. "E' ovvio che l'amministrazione entrante voglia capire meglio lo stato delle operazioni in entrambi i luoghi e le risorse che vengono applicate a quelle missioni", ha detto, aggiungendo che "non è cambiato nulla nel nostro desiderio di difendere il popolo americano dalla minaccia del terrorismo, assicurandoci anche di fornire risorse adeguate alla nostra strategia".

Kirby ha detto che qualsiasi decisione sul numero dei soldati verrà presa in consultazione con i Governi dell'Iraq e dell'Afghanistan ma non ha detto chi condurrà la revisione né quando potrebbe essere completata.

Trump, che si era scagliato contro quelle che aveva definito come "infinite guerre straniere", questo mese ha ridotto le forze americane in Iraq e in Afghanistan a 2.500 soldati in ogni Paese, nel tentativo di portare a termine gli impegni militari di lunga data.

La decisione di ritirare le truppe dall'Afghanistan è stata più controversa di quella di rimuovere le truppe dall'Iraq. I massimi ufficiali militari e alcuni legislatori ritengono che il ritiro delle truppe dall'Afghanistan dovrebbe essere basato sulle condizioni sul terreno, inclusi i livelli di violenza, non su un calendario politico.

I massimi ufficiali militari hanno affermato negli ultimi mesi che le truppe rimaste potrebbero essere troppo poche per condurre operazioni antiterrorismo, addestrare e consigliare i combattenti locali, fornendo allo stesso tempo sufficiente sicurezza per il contingente americano sul terreno.

Biden ha poche buone opzioni, hanno detto gli analisti. Inviare più soldati in entrambi i teatri di guerra è politicamente pericoloso, mentre ridurle ulteriormente troppo rapidamente potrebbe accelerare la violenza e invertire i guadagni che i funzionari militari hanno ottenuto sul terreno.

Ad aiutare a facilitare la decisione di Biden c'è Austin, un generale dell'Esercito in pensione che ha familiarità con le questioni dopo aver guidato il Comando Centrale, che sovrintende alle guerre, prima del suo ritiro nel 2016.

Il generale dei Marine, Frank McKenzie, capo del Comando centrale degli Stati Uniti, ha osservato che la dimensione della forza in Afghanistan fornita dagli alleati dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico supera per la prima volta quella degli Stati Uniti.

Sia in Iraq che in Afghanistan, ci sono pressanti sfide alla sicurezza. A pochi giorni dall'inizio del suo mandato l'amministrazione Biden ha dichiarato di aver detto agli omologhi afgani che avrebbe riesaminato i colloqui di pace con i talebani, secondo una dichiarazione della Casa Bianca.

Il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, ha detto al consigliere per la sicurezza nazionale afghano, Hamdullah Mohib, che la revisione valuterà "se i talebani stanno rispettando i propri impegni di tagliare i legami con i gruppi terroristici, ridurre la violenza in Afghanistan e avviare negoziati significativi con il Governo afghano e altri stakeholder", si legge nella dichiarazione della Casa Bianca.

In base a un accordo del 2020 tra gli Stati Uniti e i talebani, tutte le truppe statunitensi dovrebbero ritirarsi entro maggio e i talebani fornirebbero garanzie di sicurezza ma dalla firma di quell'accordo, la violenza nel Paese è aumentata.

In Iraq, un giorno dopo l'insediamento di Biden, un doppio attentato suicida in un mercato affollato ha ucciso almeno 32 persone, segnando uno degli attacchi più mortali dal crollo dello Stato Islamico, che ha rivendicato l'attacco.

cos

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January 27, 2021 06:28 ET (11:28 GMT)