MILANO (MF-DJ)--Il segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo, ha visitato un insediamento israeliano in Cisgiordania, compiendo un atto molto significativo dato il sostegno dell'amministrazione Trump agli insediamenti israeliani nel territorio popolato dai palestinesi che il presidente eletto, Joe Biden, vede come un ostacolo alla pace.

La visita di Pompeo al centro visitatori della Psagot Winery, ai margini dell'insediamento di Shaar Binyamin, è stata descritta dal dipartimento di Stato come privata e ai giornalisti non è stato permesso di entrare.

La sosta ha evidenziato come l'amministrazione Trump abbia cercato di rafforzare la posizione di Israele nel suo conflitto decennale con i palestinesi, un approccio che potrebbe rappresentare una sfida per Biden, che dovrebbe cercare di trovare un modo per favorire la ripresa dei negoziati di pace a lungo bloccati.

I palestinesi hanno espresso la speranza che Biden possa invertire gran parte di quanto è accaduto sotto il presidente Trump. Ma il presidente eletto pur cercando di impegnarsi nuovamente con i palestinesi - e ripristinare alcuni fondi che erano stati tagliati - ha anche chiarito che non riporterà l'ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv né condizionerà gli aiuti israeliani a quello che succede circa gli insediamenti.

La visita di Pompeo fa parte di un viaggio di tre giorni attraverso Israele, durante il quale il primo ministro Benjamin Netanyahu ha elogiato l'amministrazione Trump per il suo approccio alle questioni regionali. Netanyahu ha esortato gli Stati Uniti a mantenere una linea dura su Teheran, mentre l'amministrazione Biden cerca di riprendere i negoziati con l'Iran sul suo programma nucleare.

Pompeo è arrivato alla Psagot Winery in elicottero dopo essersi fermato prima al sito di Qasr al-Yahud lungo il fiume Giordano, dove si crede che abbia avuto luogo il battesimo di Gesù. Ha poi viaggiato sulle alture del Golan, un'altra prima volta per un capo diplomatico degli Stati Uniti. L'anno scorso gli Usa hanno riconosciuto la sovranità di Israele sul territorio, che era stato sequestrato alla Siria nella guerra del 1967.

La cantina, che si trova a diversi chilometri a sud-est di Ramallah, la sede dell'Autorità Palestinese, l'anno scorso ha stampato una speciale etichetta dedicata a Pompeo, dopo che il segretario di Stato aveva detto che gli insediamenti ebraici non violavano il diritto internazionale.

"Parte del motivo per cui ha scelto di venire in privato da noi ha a che fare con il fatto che sentiamo di avere un legame con lui", ha detto Yaakov Berg, amministratore delegato della cantina, aggiungendo che "non ho dubbi che il significato della visita significhi che questo fa parte di Israele".

Il vino non è ancora stato venduto all'estero ma Berg lo ha inviato ad amici e mecenati e persino ad oppositori americani degli insediamenti israeliani. "Nessuno l'ha rimandato indietro", ha detto.

Prima di visitare la cantina, Pompeo ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero considerato il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni guidato dai palestinesi, noto come Bds, come antisemita e avrebbero tagliato il sostegno degli Stati Uniti a qualsiasi gruppo o organizzazione che vi partecipasse. Gli organizzatori del movimento affermano che si tratta di una campagna pacifica volta a fare pressione su Israele affinché cambi le sue politiche nei confronti dei palestinesi.

Gli Stati Uniti hanno anche annunciato che richiederanno alle aziende che esportano prodotti dalle aree della Cisgiordania sotto il controllo israeliano di etichettarli come prodotti di Israele.

Negli ultimi quattro anni, Trump ha perseguito politiche che si sono largamente schierate con Israele su tutte le principali questioni del conflitto con i palestinesi e ha anche spinto per mediare tra Israele e gli Stati arabi del Golfo per isolare ulteriormente Teheran, che è vista come un nemico comune. Le mosse per riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, trasferire lì l'ambasciata degli Stati Uniti e riconoscere la sovranità di Israele sulle alture del Golan hanno attirato il sostegno della base cristiana evangelica del partito repubblicano.

A gennaio Trump ha presentato un piano di pace che consentirebbe a Israele di annettere circa un terzo della Cisgiordania, che i palestinesi rivendicano per un futuro Stato.

Il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh, ha condannato la visita di Pompeo e ha detto che Israele sta cercando di imporre un nuovo status quo prima che Trump lasci l'incarico. "Chiediamo ai membri della comunità internazionale di rifiutare la visita di Pompeo e di imporre un divieto totale sui prodotti degli insediamenti israeliani", ha affermato.

Netanyahu si è impegnato ad annettere parti della Cisgiordania occupata, citando il sostegno per la mossa nel piano di pace dell'amministrazione Trump. In seguito ha accantonato la proposta, come parte di un accordo mediato dagli Stati Uniti per normalizzare i legami con gli Emirati Arabi Uniti e successivamente con Bahrein e Sudan.

cos

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November 19, 2020 11:18 ET (16:18 GMT)