MILANO (MF-DJ)--L'ex presidente Usa, Donald Trump, ha detto che prenderà in considerazione la possibilità di concedere la grazia alle persone condannate in relazione all'attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti, se si candiderà nel 2024 e vincerà le elezioni, attirando le critiche di alcuni repubblicani.

In una manifestazione in Texas sabato sera, Trump ha detto che "se correrò e vincerò, tratteremo giustamente le persone" che hanno preso parte all'assalto "del 6 gennaio" e ha continuato dicendo che "se richiederanno la grazia, daremo loro la grazia, perché sono stati trattati in modo molto ingiusto". Trump è stato messo sotto accusa l'anno scorso con l'accusa di incitamento all'insurrezione, ma è stato assolto al Senato perchè non ha raggiunto la maggioranza dei due terzi necessaria per la condanna.

La senatrice repubblicana, Susan Collins, una dei sette repubblicani che hanno votato per condannare Trump, ieri ha detto alla Abc che "non credo che il presidente Trump avrebbe dovuto fare quella promessa sulla grazia", aggiungendo che "dovremmo lasciare che il processo giudiziario proceda". Il senatore Lindsey Graham, membro della Commissione Giustizia del Senato, ha affermato che le osservazioni di Trump sono state "inappropriate". "Non voglio rafforzare il fatto che assaltare il Campidoglio fosse ok", ha detto alla Cbsm aggiungendo che "non voglio fare nulla che lo renda più probabile in futuro". Il governatore repubblicano del New Hampshire, Chris Sununu, ha detto alla Cnn che "le persone che hanno preso parte alle rivolte e all'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti devono essere ritenute responsabili. C'è uno stato di diritto". Sulla questione della grazia ha commentato: "oh mio Dio, no".

Il dipartimento di Giustizia ha accusato fino a oggi più di 725 persone per l'attacco, in cui i sostenitori di Trump hanno sopraffatto gli agenti di polizia e invaso il Campidoglio, sede del Senato degli Stati Uniti e della Camera dei rappresentanti. Decine di persone sono state condannate, principalmente con condanne per reati minori per ingresso illegale in un edificio con restrizioni che hanno portato a una pena detentiva minima. All'inizio di questo mese, i pubblici ministeri federali hanno incriminato 11 persone con l'accusa di cospirazione sediziosa, che prevede una pena massima di 20 anni di carcere.

Nel frattempo, una Commissione ristretta della Camera sta indagando sulle cause e le circostanze dell'attacco. Il panel ha affermato di voler capire "come la violenta rivolta di quel giorno sia stata coordinata con una strategia politica e di pubbliche relazioni per invertire l'esito delle elezioni". Il suo presidente, il deputato Dem Bennie Thompson, ha tenuto aperta la possibilità di deferire gli illeciti criminali al dipartimento di Giustizia.

I sostenitori di Trump hanno descritto le centinaia di persone accusate per la rivolta del 6 gennaio come prigionieri politici e vittime della coercizione statale piuttosto che come trasgressori della legge. La deputata repubblicana, Marjorie Taylor Greene, ha dichiarato su Instagram che "sono così felice di sentire il presidente Trump dire che tratterà gli imputati del 6 gennaio in modo equo e concederà loro la grazia se necessario". "L'America deve avere un sistema giudiziario equo e dobbiamo proteggere il giusto processo", ha aggiunto.

cos


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January 31, 2022 05:25 ET (10:25 GMT)