WASHINGTON (Reuters) - I prezzi al consumo statunitensi sono cresciuti più del previsto a marzo, a causa dell'aumento del costo della benzina e degli alloggi, mettendo in dubbio la possibilità che la Federal Reserve inizi a tagliare i tassi di interesse a giugno.

L'indice dei prezzi al consumo (Cpi) è salito dello 0,4% il mese scorso, dopo un aumento analogo a febbraio, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro.

La benzina e i costi degli alloggi, inclusi gli affitti, hanno rappresentato più della metà dell'aumento del Cpi.

Nei 12 mesi fino a marzo, il Cpi è aumentato del 3,5%, considerando che il valore minimo dello scorso anno è stato escluso dal calcolo. Questo ha fatto seguito a un aumento del 3,2% a febbraio.

Escludendo le componenti volatili di cibo ed energia, il Cpi ha guadagnato lo 0,4% il mese scorso dopo un aumento simile a febbraio e gennaio. Nei 12 mesi fino a marzo, il Cpi 'core' è aumentato del 3,8%, eguagliando l'incremento di febbraio.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)