MILANO (MF-DJ)--L'amministrazione del presidente Usa, Joe Biden, si sta
muovendo per allentare i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio
giapponesi.
Gli Stati Uniti e il Giappone daranno il via ai colloqui per affrontare
le preoccupazioni bilaterali sulle questioni relative all'acciaio e
all'alluminio, comprese le tariffe imposte dall'amministrazione Trump,
hanno detto i funzionari del commercio giapponesi e statunitensi in una
dichiarazione congiunta venerdì.
L'amministrazione ha concordato il mese scorso di allentare le tariffe
sull'acciaio e sull'alluminio provenienti dall'Ue, ponendo fine a uno
scontro di vecchia data tra le parti. Come passo successivo era attesa
un'azione per allentare le tariffe sui metalli giapponesi.
Le tariffe sono state imposte dall'ex presidente Usa, Donald Trump, che
aveva affermato di voler proteggere le industrie nazionali dell'acciaio e
dell'alluminio dalle importazioni.
I negoziati con Tokyo verranno avviati formalmente questa settimana,
quando la rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, Katherine Tai
e la segretario al commercio Usa, Gina Raimondo, visiteranno il Giappone
per discutere delle questioni commerciali ed economiche bilaterali,
comprese le politiche nei confronti della Cina e i modi in cui affrontare
le attuali interruzioni della catena di approvvigionamento globale.
In una dichiarazione congiunta, Raimondo e Tai hanno affermato che
l'eccesso di acciaio e alluminio è stato "guidato in gran parte dalla
Cina", rappresentando "una seria minaccia per le industrie dell'acciaio e
dell'alluminio statunitensi orientate al mercato e per i lavoratori di
tali industrie".
"Gli Stati Uniti e il Giappone hanno un'alleanza storica, costruita
sulla fiducia e sul rispetto reciproci e che riflette valori condivisi e
un forte impegno per risolvere le sfide globali attraverso una più stretta
cooperazione", si legge nella nota.
I funzionari giapponesi hanno esortato l'amministrazione Biden nelle
ultime settimane a risolvere rapidamente il problema. "Dato il nuovo
sviluppo tra gli Stati Uniti e l'Ue, speriamo certamente di raggiungere un
risultato costruttivo su questo problema tra il Giappone e gli Stati
Uniti", ha detto giovedì Noriyuki Shikata, segretario di gabinetto per gli
Affari pubblici del Giappone durante una tavola rotonda ospitata dal
Center for Strategic and International Studies, un think tank di
Washington.
Gli esperti di commercio e industria prevedono che l'accordo con il
Giappone sarà simile all'accordo firmato con l'Ue durante il vertice del
G20 il 30 ottobre. In base al cosiddetto contingente tariffario, le
aziende europee possono esportare senza dazi su acciaio e alluminio fino
al raggiungimento di determinati importi. Le esportazioni oltre la soglia
saranno consentite ma saranno soggette a dazi.
L'amministrazione Usa ha detto venerdì che le nuove consultazioni con il
Giappone includeranno anche come affrontare il cambiamento climatico. Le
tariffe sull'acciaio e sull'alluminio erano state una questione
particolarmente spinosa tra Washington e i suoi alleati, incluso il
Giappone, perché Trump ha definito l'acciaio importato una minaccia alla
sicurezza nazionale degli Stati Uniti, mettendo a repentaglio l'industria
nazionale.
La rimozione delle incomprensioni commerciali in sospeso consentirà agli
Stati Uniti e ai suoi alleati di concentrarsi su questioni più
significative di reciproco interesse, in particolare su come cooperare per
affrontare le politiche commerciali ed economiche cinesi, compreso l'uso
di sussidi governativi e imprese statali che i funzionari ritengono
distorcano il mercato globale.
Dopo aver raggiunto accordi per risolvere diversi problemi con l'Ue,
l'amministrazione si concentrerà ora sul rafforzamento dei legami con gli
alleati asiatici. Sottolineando l'inizio della nuova fase, Tai e Raimondo
si recheranno entrambe in Asia in settimana. L'itinerario di Tai include
Giappone, Corea del Sud e India, mentre Raimondo inizierà il suo viaggio a
Tokyo prima di recarsi a Singapore e in Malesia.
Trump ha imposto un dazio del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio
nel 2018, adempiendo a un impegno di campagna elettorale volto a ridurre
il deficit commerciale degli Stati Uniti e rilanciare l'industria
siderurgica degli Stati Uniti. I dazi sono riusciti a ridurre le
importazioni di acciaio, ma non hanno portato alla rinascita della
produzione siderurgica che era stata promessa.
Le tariffe danneggiano anche i produttori statunitensi, compresi quelli
nei settori automobilistico e degli elettrodomestici, rendendo l'acciaio
più costoso. Alcune di queste società stanno ora facendo più pressione
sull'amministrazione, affermando che la rimozione delle tariffe aiuterà a
contenere l'attuale inflazione che colpisce i consumatori statunitensi.
cos
(END) Dow Jones Newswires
November 15, 2021 04:27 ET (09:27 GMT)