Se leggete religiosamente le pubblicazioni mattutine di Anthony Bondain, non vi sarà sfuggito che le autorità cinesi hanno introdotto tutta una serie di misure volte a rilanciare l'economia del Paese. A giudicare dall'andamento del mercato azionario cinese, tuttavia, dobbiamo concludere che, finora, tutte queste misure sono state un vero e proprio fallimento. Almeno per il momento, e almeno in apparenza. Mentre l'MSCI China ha quasi raggiunto i minimi del 2022 di inizio anno, fonti autorevoli si permettono di pensare che questa volta sia la volta buona (per la ripresa). Un modo per valutare la situazione è guardare al comportamento della valuta, il renminbi.

YS

Fonte: Bloomberg

Il grafico qui sopra mostra l'andamento dell'USDCNY negli ultimi dieci anni. È interessante notare che le tendenze al rialzo sono state quasi identiche in termini di ampiezza, aggirandosi intorno al 15%. Inoltre, gli ultimi due periodi di rialzo hanno avuto una durata molto simile: 74 settimane per il primo e 77 per il secondo. Questa confluenza di una zona di resistenza di prezzo e di tempo fa aumentare la probabilità di un picco significativo. Anche la presenza di divergenze ribassiste sugli indicatori anticiclici come l'RSI nel pannello inferiore illustra l'esaurimento dell'attuale trend rialzista. Per parlare di inversione di tendenza, si dovrerbbe superare il supporto a 40.

Che cosa significa tutto questo?

Il rinnovato fascino del renminbi potrebbe preludere a un afflusso di capitali verso il mercato azionario cinese, che di conseguenza potrebbe uscire, finalmente, dalla sua fase di crollo. Per il momento si tratta solo di un'ipotesi, ma terremo d'occhio il comportamento della valuta nelle prossime settimane per vedere se questo scenario verrà confermato.