MILANO (MF-DJ)--Sono otto su dieci le donne che hanno subìto una
violenza ma non hanno mai denunciato il loro maltrattante, secondo dati
del Ministero dell'Interno. I motivi della mancata denuncia sono
molteplici e legati, fra gli altri, alle conseguenze negative che si
possono sviluppare nel contesto familiare, alla paura della reazione del
maltrattante e all'incertezza del dopo.
A partire da questo dato e per portare l'attenzione sulla gravità del
fenomeno, in occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della
violenza contro donne che si celebra il 25 novembre, Vodafone lancia in
esclusiva su TikTok la campagna "Otto su Dieci", che racconta in brevi
video otto episodi di violenza non denunciati - dal revenge porn alla
violenza domestica fino a quella psicologica e alla violenza fisica -
scritti e interpretati da quattro giovani influencer.
Fra i protagonisti della serie ci sono i tiktoker Zof (Sofia Pannilini),
Roberta Zacchero, Valeria Vedovatti e Daniele Davì (in collaborazione con
Matilde Santantonio), scelti per le loro capacità di fare proprio il
linguaggio della piattaforma per raccontare storie complesse in modo
diretto e immediato, oltre che per la sensibilità che hanno dimostrato in
passato nei confronti della lotta alla violenza contro le donne.
La campagna di Vodafone "Otto su Dieci", creata insieme a We Are Social,
vuole avvicinare anche il pubblico dei giovanissimi alla tematica e
conferma l'impegno di Vodafone al fianco di tutte le donne nel contrastare
ogni forma di violenza. L'iniziativa vuole inoltre promuovere la
diffusione e utilizzo di Bright Sky, l'app sviluppata da Fondazione
Vodafone per mettere a disposizione della comunità un sostegno concreto
grazie alla tecnologia. Sviluppata in collaborazione con CADMI - Casa
delle Donne Maltrattate e Polizia di Stato, Bright Sky è un'app gratuita
che fornisce risorse e strumenti concreti alle donne che subiscono
violenze e maltrattamenti, tra cui la mappatura dei servizi di supporto su
tutto il territorio nazionale, la chiamata rapida al 112 attivabile con un
singolo tocco su ogni pagina dell'app, oltre a questionari per valutare il
rischio di una relazione e per sfatare stereotipi e luoghi comuni sul
fenomeno della violenza. L'app può essere utilizzata anche da parenti,
amici, colleghi di lavoro, associazioni e da tutti coloro che sono vicini
a donne maltrattate. È inoltre disponibile una nuova versione browser di
Bright Sky, che la rende accessibile anche a coloro per cui sia
impossibile utilizzarla da mobile per ragioni di sicurezza.
Le politiche di Vodafone a tutela delle donne vittime di violenza
Per contrastare la violenza contro le donne, Vodafone ha introdotto misure
a tutela dei propri dipendenti con una policy sulla violenza domestica,
che consente alle persone che hanno subito o subiscono violenza, nel pieno
rispetto della privacy, di usufruire di 15 giorni di permesso retribuito,
oltre che del supporto psicologico di un medico competente e di servizi di
supporto psicologico per affrontare tutti i momenti delicati che si
possono presentare in queste situazioni. All'interno dell'accordo sul
lavoro agile siglato con le organizzazioni sindacali a novembre 2020, è
inoltre prevista maggior flessibilità per le vittime di violenza, con la
possibilità di richiedere una diversa modulazione della percentuale di
lavoro agile compatibile con le proprie necessità personali.
Ma non tutti i luoghi di lavoro hanno una qualche forma supporto per i
lavoratori che subiscono violenza domestica. Secondo una nuova ricerca
internazionale commissionata dalla Fondazione Vodafone e condotta dalla
società di ricerche di mercato Opinium in occasione della Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, un terzo
dei lavoratori ha subito abusi domestici negli ultimi 12 mesi e solo il
16% degli intervistati ha affermato che la propria azienda dispone di una
politica a sostegno delle vittime. Più della metà (56%) di chi ha subito
abusi domestici nell'ultimo anno ha affermato che la pandemia ha aumentato
la frequenza degli abusi, e un terzo (33%) delle persone che ha subito
violenze nell'ultimo anno ha affermato che il proprio luogo di lavoro ha
fornito accesso a uno spazio sicuro per lavorare. La ricerca è stata
condotta su più di 4.700 lavoratori nel settembre 2021 in nove paesi:
Italia, Regno Unito, Spagna, Germania, Sud Africa, India, Turchia, Kenya e
Irlanda.
Secondo quanto emerge dalla ricerca, in Italia un lavoratore su sei
(17%) ha subito abusi domestici con maggiore probabilità durante
l'infanzia (42%) o durante l'università (41%); uno su dieci (10%) ha
subito abusi al lavoro. Il controllo psicologico e l'abuso emotivo (60%)
sono i tipi di abusi più comuni, seguiti dalla violenza fisica (39%).
Nell'indagine meno della metà (43%) dei lavoratori ha affermato che il
proprio posto di lavoro fornisce una qualche forma di supporto - fra le
più diffuse: misure di sicurezza nel caso in cui un maltrattante entri sul
posto di lavoro (16%) e informazioni su dove rivolgersi per
consulenze/servizi specialistici (14%). Le nuove evidenze riaffermano
l'urgente necessità di attuare politiche sulla violenza domestica che
riflettano i nuovi modelli di lavoro ibridi post-pandemia, compreso il
ruolo crescente del luogo di lavoro come "spazio sicuro" per coloro che
subiscono abusi.
La campagna di Vodafone "Otto su Dieci" ha ricevuto il patrocinio
dell'Autorità Garante per la Protezione dei dati personali.
com/fch
(END) Dow Jones Newswires
November 25, 2021 04:11 ET (09:11 GMT)