Afyren, produttore di prodotti bio-based progettati per sostituire le molecole derivate dal petrolio, ha annunciato mercoledì di aver registrato una perdita netta in linea con le aspettative lo scorso anno. L'azienda greentech ha dichiarato di aver registrato una perdita netta di 9,2 milioni di euro nel 2022, rispetto a una perdita di 3,6 milioni di euro, a seguito dell'avvio del suo primo impianto.



Con l'inaugurazione del sito, le spese operative correnti sono aumentate a 8,8 milioni di euro, rispetto a 5,2 milioni di euro, soprattutto a causa dell'aumento dei costi del personale. Le vendite - che al momento provengono principalmente dalle licenze di brevetto - sono aumentate del 14%, raggiungendo 3,5 milioni di euro.



Nel suo comunicato stampa, Afyren afferma di aver raggiunto i principali traguardi stabiliti nella tabella di marcia presentata in occasione della sua IPO nel 2021, tra cui l'inaugurazione dello stabilimento di Afyren Neoxy. Per il 2023, l'azienda afferma di puntare al lancio graduale della produzione industriale presso il sito nel corso dell'anno, e prevede tre impianti di produzione entro il 2027.





Questa accelerazione dovrebbe consentirle di generare vendite cumulative di produzione superiori a 150 milioni di euro, con un margine EBITDA attuale di circa il 30%. In questa fase, i suoi clienti hanno confermato impegni che rappresentano vendite cumulative di oltre 165 milioni di euro. Quotate alla Borsa di Parigi, le azioni di Afyren hanno subito poche variazioni mercoledì dopo questa pubblicazione.

Dalla sua quotazione nell'ottobre 2001, il titolo ha perso il 38% del suo valore. Copyright (c) 2023 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.