AMUNDI : Deutsche Bank alza la raccomandazione a comprare
30 gennaio 2023 alle 11:49
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Lunedì Deutsche Bank ha alzato la sua raccomandazione su Amundi, che ora consiglia di comprare e che diventa il suo titolo preferito tra i grandi gruppi di servizi finanziari diversificati in Europa. Nel suo studio, l'analista sottolinea i solidi fondamentali dell'asset manager francese, in particolare in termini di crescita dei volumi e di controllo dei costi. Oltre a questi fattori, Amundi ha anche un lusinghiero track record in termini di crescita esterna, sottolinea nella sua nota.
Deutsche Bank elogia anche gli sforzi del gruppo per diversificare le sue fonti di reddito, in particolare attraverso il lancio di Amundi Technology. L'intermediario dice anche che si aspetta una crescita dei ricavi dalle sue joint venture e, in particolare, un aumento dell'impatto delle sinergie derivanti dalla fusione con Lyxor.
Infine, il professionista sottolinea una valutazione 'interessante' nonostante la forte crescita del titolo dall'inizio dell'anno, un fattore che secondo lui va di pari passo con un rendimento da dividendo altrettanto 'interessante'. Copyright (c) 2023 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati. Le informazioni e le analisi pubblicate da Cercle Finance sono intese esclusivamente come un aiuto decisionale per gli investitori. Cercle Finance non può essere ritenuta responsabile, direttamente o indirettamente, dell'uso delle informazioni e delle analisi da parte dei lettori. Si consiglia a qualsiasi persona non informata di consultare un consulente professionale prima di investire. Queste informazioni non costituiscono un invito alla vendita o una sollecitazione all'acquisto.
Amundi figura tra le principali società di gestione patrimoniale del mondo. Il gruppo effettua una gestione attiva di azioni, obbligazioni e rendimenti. Esegue anche la gestione passiva di fondi indicizzati, nonché la gestione di attività non liquide (attività immobiliari e debiti privati). Alla fine del 2023, Amundi aveva in gestione oltre 2.037 miliardi di euro, distribuiti principalmente tra le seguenti tipologie di clienti: reti di partner e distributori terzi (30%), clienti istituzionali e piani di risparmio dei dipendenti (28,1%) e assicuratori (21%).