ROMA (MF-DJ)--«Non ho tradito alcun patto. Con grande sofferenza mi sono sfilato da una coalizione Frankenstein. L'accordo col Pd era figlio di un negoziato durissimo e un compromesso. Così invece si erano create due ali della coalizione, una delle quali contraria a tutto quello che dice l'altra».
A dirlo, in un'intervista a Repubblica, è il leader di Azione, Carlo Calenda. "Intanto se firmi un secondo patto, la gente non ci capisce più nulla. E poi se imbarchi Sinistra italiana e Verdi con la logica che devi difendere la Costituzione, allora perché non Conte? Io a Enrico l'ho detto in tutti i modi nei giorni tra il mio accordo e quello con la sinistra, gli avrò mandato 30 messaggi: fermati, stai buttando un'occasione, non prendo più un voto dal centrodestra», ha aggiunto Calenda sottolineando che Letta "diceva: non ti preoccupare, con loro sarà un patto leggerissimo. Forse qualcuno tra i radicali, che hanno fatto il gioco delle tre carte, lo aveva convinto che io non sarei tornato indietro, magari con la storia che sennò avrei dovuto raccogliere le firme per presentarmi».
Quanto ad un accordo con Matteo Renzi "ci incontreremo per discuterne, perché un accordo tra di noi non è né scontato né banale. Con Renzi ci sono rapporti deteriorati nel tempo, ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte. Non avrei mai fatto un accordo di governo con i 5S», ha concluso.
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0909:53 ago 2022
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August 09, 2022 03:53 ET (07:53 GMT)
