MILANO (MF-DJ)--B.Mps ha finalmente aperto il tavolo negoziale con Anima Holding, suo partner commerciale nel risparmio gestito, per il rinnovo degli accordi in essere e anche per il supporto all'aumento di capitale da complessivi 2,5 miliardi di euro che dovrebbe partire nella prima metá di ottobre.
E' quanto spiegano fonti aggiungendo che l'ad Luigi Lovaglio avrebbe
aperto anche le trattative con Axa, partner nella bancassurance, sia per
il rinnovo degli accordi sia per una eventuale partecipazione
all'operazione di ricapitalizzazione.
Entrambi gli incontri sarebbero avvenuti a Londra e si trovano in una fase preliminare. Nei prossimi giorni i top manager dovrebbero incontrarsi di nuovo per definire gli impegni e tracciare un quadro piú chiaro degli impegni. Parallelamente, sempre a Londra, Lovaglio ha incontrato i rappresentanti dei principali fondi di investimento europei e si starebbe delineando una rosa di investitori istituzionali a supporto dell'operazione.
Il vantaggio che Anima e Axa in questa fase possono offrire è proprio questo: dare una mano per la riduzione della necessitá di capitale.
D'altronde lo scorso giugno il cda di Rocca Salimbeni ha conferito mandato al management della banca per l'analisi e la potenziale negoziazione del rafforzamento della partnership in essere con Anima Holding nel settore del risparmio gestito. E in questo quadro si inserirebbe il supporto in fase di aumento di capitale.
Anima tuttavia - proseguono le fonti - non avrebbe un ruolo di anchor investor nell'operazione. Si tratta di un investitore che mette dei soldi a supporto della societá, ma l'anchor investor è un soggetto con natura diversa: si tratta di uno specialista che entra nell'operazione a supporto del management e dell'operazione e lo fa di mestiere.
Ragionevolmente Anima potrebbe contribuire fino a una quota del 5% dell'aumento di capitale e potrebbe riservarsi un extra cash in base agli accordi commerciali che verranno presi. E' ragionevole pensare che l'apporto complessivo si aggiri tra i 150 milioni e i 250 milioni. Questa è una cifra che entrambe le parti hanno anche analizzato in passato, ma la struttura dell'operazione è ancora da definire. Va ricordato che 1,6 miliardi sono giá garantiti dal Tesoro (primo azionista col 64%) mentre gli altri vanno reperiti sul mercato come stabilito dalle norme Ue per far sì che l'operazione non sia letta come un salvataggio di Stato.
"Guardiamo con interesse a opzioni relative all'ingresso di investitori
istituzionali per dare stabilitá all'azionariato di B.Mps. L'ingresso di
questi soggetti" in fase di aumento di capitale "dovrá avvenire alle
medesime condizioni previste per agli altri investitori", ha affermato il
banchiere replicando a un azionista nel corso della recente assemblea.
Come ha ricordato la presidente, Patrizia Grieco, l'aumento "costituisce un passaggio fondamentale per il ritorno all'istituto a una crescita sostenibile, architrave su cui poggia il piano 2022-2026 della banca".
Lovaglio ritiene che 2,5 miliardi siano necessari per garantire una
adeguata patrimonializzazione anche in un'ottica prospettica. La
tempistica è urgente, in quanto l'operazione è finalizzata per un terzo
dell'importo a finanziare gli esodi volontari per cui è giá stato
trovato un accordo sindacale che lo stesso top manager ha definito
"soddisfacente" e che permetterá a Rocca Salimbeni di ridurre i costi di
270 mln a partire dal 2023.
Nessuna indicazione, invece, sulle condizioni dell'aumento che verranno
rese note in prossimitá dell'avvio dell'operazione. Incalzato
dall'azionista Rocca, esperto di litigation, Lovaglio - sempre nel corso
dell'assemblea - ha assicurato che la banca sará il piú trasparente
possibile nella stesura del prospetto informativo.
cce
MF-DJ NEWS
2218:00 set 2022
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September 22, 2022 12:00 ET (16:00 GMT)