PRESS RELEASE

COMUNICATO STAMPA

APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

I RISULTATI CONSOLIDATI1 AL 30 GIUGNO 2022

DAL 3 GIUGNO 2022, A SEGUITO DEL PERFEZIONAMENTO

DELL'ACQUISIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE DI CONTROLLO PRECEDENTEMENTE DETENUTA DAL FONDO INTERBANCARIO DI TUTELA DEI DEPOSITI ("FITD") E DALLO SCHEMA VOLONTARIO ("SVI"), CARIGE È ENTRATA A FAR PARTE DEL GRUPPO BPER

  • IL RISULTATO NETTO DEL SECONDO TRIMESTRE, PARI A -€212,4 MILIONI, È SIGNIFICATIVAMENTE CONDIZIONATO DA COMPONENTI NON RICORRENTI, TRA LE QUALI RILEVANO QUELLE CONNESSE ALLA REVISIONE DELLE ASSUNZIONI VALUTATIVE DI TALUNE POSTE CONTABILI NELL'AMBITO DEL GRADUALE PROCESSO DI INTEGRAZIONE CON LA CAPOGRUPPO BPER BANCA
    (PERALTRO DALLA STESSA GIA' PREVISTE IN SEDE DI ACQUISIZIONE)
  • AL NETTO DELLE COMPONENTI ONE-OFF, CHE INCIDONO PER COMPLESSIVI €205,0 MILIONI NETTI, IL RISULTATO DEL TRIMESTRE È PARI A -€7,4 MILIONI, IN MIGLIORAMENTO RISPETTO AL RISULTATO DEL PRIMO TRIMESTRE (-€8,7 MILIONI SU BASE COMPARABILE)
  • FRA LE COMPONENTI ONE-OFF, AL LORDO DEGLI EFFETTI FISCALI RILEVATI, SI SEGNALANO IN PARTICOLARE:
  1. IL RILASCIO INTEGRALE DELLA RISERVA DI CASH FLOW HEDGE (CFH) RELATIVA ALLE COPERTURE CHIUSE NEL 2015 E PARI A -€81,3 MILIONI

o LA SVALUTAZIONE DI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI NELLA

PROSPETTIVA DI IN-SOURCING DELL'IT, COME PREVISTO DAL PIANO INDUSTRIALE DELLA CAPOGRUPPO, CON UN IMPATTO AGGIUNTIVO PARI A -€109,0 MILIONI

o ACCANTONAMENTI PER POTENZIALI PENALI ED INDENNIZZI PER 36,8

MILIONI

1 Riferiti al perimetro dell'ex Gruppo Carige

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  • SI CONFERMA LA BUONA QUALITA' DEL PORTAFOGLIO CREDITI, CON UNA
    INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI NETTI PARI AL 2,6% ED UN ULTERIORE INCREMENTO DEL COVERAGE DI OLTRE DUE PUNTI PERCENTUALI NEL SEMESTRE (ORA PARI AL 53,5%)
  • SOLIDI GLI INDICATORI PATRIMONIALI: CET1 RATIO FULLY PHASED AL 13,1% E TOTAL CAPITAL RATIO FULLY PHASED AL 15,6%

Genova, 19 agosto 2022 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige si è riunito in data odierna per approvare i risultati consolidati1 al 30 giugno 2022, in conseguenza della revoca del decreto di sospensione dell'esecuzione della deliberazione dell'Assemblea degli azionisti del 15 giugno 2022 di nomina dell'organo amministrativo, disposta dal Tribunale di Genova con ordinanza depositata il 16 agosto 2022.

Matteo Bigarelli, Direttore Generale di Carige commenta: "I risultati raggiunti nel primo semestre hanno confermato il trend di crescita di Carige nonostante un contesto geopolitico e di mercato fra i più complessi e difficili degli ultimi anni. La resilienza dimostrata ancora una volta dalle persone di Carige ci ha permesso di consolidare il forte posizionamento della Banca e la sua vicinanza ai territori di appartenenza, costituendo, specie nella regione di più forte radicamento come la Liguria, il punto di riferimento per famiglie e imprese. Il buon andamento della top-linedei ricavi e la continua attenzione al contenimento delle spese rappresentano le fondamenta su cui costruire il rilancio nell'interesse di tutti gli stakeholder della Banca. Il trend positivo potrà consolidarsi nei prossimi trimestri anche attraverso la graduale estensione dell'offerta dei prodotti e servizi del Gruppo, ferma l'attenzione al proseguimento del percorso di integrazione in BPER Banca, che è previsto completarsi entro il corrente anno"

Il primo semestre 2022 chiude con un risultato netto negativo di €221,1 milioni, essenzialmente riconducibile alla registrazione nel secondo trimestre di significativi elementi non ricorrenti per complessivi €205,0 milioni netti, dovuti prevalentemente alla revisione delle assunzioni valutative di talune poste contabili nonché alle conseguenze di talune scelte strategiche nell'ambito delle attività volte al graduale processo di integrazione con la Capogruppo BPER Banca.

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Al netto dei suddetti elementi non ricorrenti, i sei mesi chiudono con un risultato netto negativo di €17,1 milioni, confermando la positiva dinamica del conto economico rispetto al risultato di -€48,0 milioni dei primi sei mesi 2021 (anch'esso, per omogeneità, depurato di alcune componenti non ricorrenti).

Il secondo trimestre, normalizzato per tenere in considerazione i citati elementi non ricorrenti, chiude con un risultato netto pari a -€7,4 milioni, anch'esso in miglioramento rispetto al risultato di -€8,7 milioni del primo trimestre (su base comparabile).

Nel dettaglio, il margine operativo lordo dei sei mesi è positivo per €40,9 milioni, confermando, nel secondo trimestre, il trend di progressivo recupero della marginalità già evidenziato nei periodi precedenti, e deriva da proventi operativi per €232,6 milioni (+14,3% rispetto al primo semestre 2021) e oneri operativi sostanzialmente stabili per €191,8 milioni (+0,7% rispetto a €190,4 milioni del primo semestre 2021). Tra i proventi, il margine di interesse è pari a €102,3 milioni (+36,8% rispetto a €74,7 milioni del primo semestre 2021) e beneficia, al suo interno, del ricalcolo degli interessi attivi sulle diverse tranches dei finanziamenti TLTRO3 per €12,3 milioni (adeguamento al metodo utilizzato dalla Capogruppo, al netto del quale la performance sarebbe pari a +20,3%), mentre le commissioni nette scendono a €107,5 milioni (-4,6% rispetto al dato di €112,6 milioni del primo semestre 2021) per effetto della performance negativa dei mercati finanziari nel semestre e della stima di potenziali penali; al netto delle componenti one-off, l'aggregato cresce del 3,3% rispetto ai €107,4 milioni del primo semestre 2021 (dato che esclude una componente non ricorrente derivante principalmente da commissioni riconosciute da Amissima in relazione ai collocamenti dei prodotti bancassurance). La Top-line dei ricavi si attesta quindi a €209,7 milioni, in crescita del 11,9% (+10,3% al netto delle sopra citate one-off).

Il contributo della gestione finanziaria corrente nel periodo è stato pari a €17,8 milioni, di cui €10,5 milioni di dividendi quasi interamente riferiti alla partecipazione in Banca d'Italia (oggi al 3,001%).

Le rettifiche di valore nette su crediti verso banche e clientela, inclusive delle variazioni di fair value dei crediti classificati tra le Attività valutate obbligatoriamente al Fair Value, ammontano a €34,1 milioni (€43,5 milioni nel primo semestre 2021). Le svalutazioni includono le normali dinamiche di portafoglio e le azioni poste in essere per tenere in considerazione gli

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effetti relativi alla crisi Russia/Ucraina, recependo l'aggiornamento più recente degli scenari macro economici (che hanno ridotto le previsioni di crescita rispetto a quanto stimato a gennaio 2022), l'applicazione di margini di prudenza ed il mantenimento, in continuità con il trimestre precedente, di alcuni overlays specifici sulle controparti più rischiose appartenenti ai settori maggiormente vulnerabili agli effetti del conflitto.

Il costo del rischio di credito2 dei sei mesi (annualizzato) risulta pari a 45 bps3.

Il margine operativo netto risulta quindi positivo per €6,8 milioni (-€2,1 milioni al netto delle componenti one-off rispetto ai -€32,4 milioni nello stesso periodo 2021 normalizzato).

Il risultato netto della gestione finanziaria non corrente, negativo per €87,2 milioni, include un impatto negativo one-off pari a €81,3 milioni dovuto all'intervenuto rilascio della riserva lorda Cash Flow Hedge (CFH), riferita alle coperture chiuse nel 2015, nell'ottica del processo di business combination con la Capogruppo BPER Banca.

Gli oneri di Piano Strategico afferenti alla gestione non corrente, unitamente alle rettifiche di valore nette della gestione non corrente su immobilizzazioni materiali e immateriali e agli accantonamenti ai fondi rischi e oneri, includono una componente one-off pari a -€109,0milioni, determinata dalla prospettiva di in-sourcing dell'IT, previsto nel Piano Industriale del Gruppo BPER Banca, a fronte della quale si è proceduto alla svalutazione delle immobilizzazioni immateriali legate al software ed alla rideterminazione degli oneri connessi ai canoni contrattuali.

I tributi e oneri di sistema (SRF e DGS), unitamente ai canoni DTA, ammontano a complessivi €17,5 milioni (€20,6 milioni nel primo semestre 2021), dedotti i quali il risultato lordo ante imposte risulta negativo per €240,5 milioni (-€16,1 milioni al netto delle componenti one-off rispetto ai -€45,3 milioni dei primi sei mesi 2021, normalizzati). Le imposte risultano positive per €19,4 milioni, a seguito della rivalutazione dell'intero ammontare delle imposte differite attive alla luce della conclusione della business combination e del conseguente ingresso nel Gruppo BPER, portando - al netto di quanto di pertinenza di terzi - ad un risultato di periodo pari a -€221,1 milioni. Al netto delle componenti one-off il

  1. Per la componente riferibile alle rettifiche di valore sui crediti verso clientela classificati tra le Attività Finanziarie al Costo Ammortizzato
  2. 49 bps escludendo il portafoglio creditizio rientrante nel perimetro in via di dismissione per la cessione di n. 40 sportelli a Banco Desio e la cessione delle attività del credito su Pegno

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risultato netto semestrale si attesta pertanto a -€17,1, che si confronta con -€48,0 milioni del primo semestre 2021 normalizzato, riflettendo il progressivo miglioramento dei risultati registrato nei trimestri (-€7,4 milioni nel secondo trimestre 2022 rispetto ai -€8,7 milioni nel primo trimestre 2022).

Si conferma la qualità del portafoglio crediti acquisita nel tempo, con una incidenza del 2,6% dei crediti deteriorati netti sul totale crediti netti alla clientela (5,3% l'incidenza in termini lordi)4. Il coverage sui crediti deteriorati si attesta al 53,5%5 inclusi i write-offs, in crescita di più di 2 punti percentuali rispetto all'omologo dato di dicembre 2021.

Per quanto riguarda le masse intermediate6, senza considerare la riclassificazione tra le attività e passività in via di dismissione delle cessioni di sportelli a Banco di Desio e del ramo Pegno:

  • la raccolta diretta si attesta a €15,9 miliardi (-2,2% rispetto a dicembre 2021 per la dinamica dei titoli in circolazione; +1,9% la crescita dell'aggregato nei sei mesi al netto della dinamica dei PCT e delle scadenze institutional7);
  • la raccolta indiretta, la cui flessione è dovuta prevalentemente alla performance negativa dei mercati finanziari registrata nel semestre, si attesta a €19,1 miliardi (con la componente gestita pari a €11,2 miliardi; -7,5% rispetto a dicembre 2021)
  • i finanziamenti verso clientela si attestano a €11,8 miliardi (-1,1% nei sei mesi).

Elevato il livello di patrimonializzazione conseguito: CET1 Ratio fully phased al 13,1% (CET1 Ratio phased-in al 14,0%) e Total Capital Ratio fully phased al 15,6% (Total Capital Ratio phased-in al 16,4%), ampiamente superiori ai requisiti regolamentari, con RWA pari a €8,8 miliardi.

Si mantengono su livelli elevati anche gli indicatori di liquidità: il Liquidity Coverage Ratio ("LCR") si colloca al 286% ed il Net Stable Funding Ratio ("NSFR") al 141%.

  1. Rispettivamente 2,7% e 5,6% al netto delle attività e passività in via di dismissione (cessione sportelli a Banco Desio e cessione del credito su Pegno)
  2. 54,0% escludendo il portafoglio creditizio rientrante nel perimetro in via di dismissione per la cessione di n. 40 sportelli a Banco Desio e la cessione delle attività del credito su Pegno
  3. Raccolta diretta €14,7 miliardi, raccolta indiretta €18,2 miliardi (con la componente gestita a €10,4 miliardi) e finanziamenti verso clientela €10,8 miliardi, al netto del perimetro in cessione riferito agli sportelli a Banco Desio e alle attività del credito su Pegno, classificato fra le attività in via di dismissione in applicazione del principio contabile IFRS5
  4. Dato gestionale

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Banca Carige S.p.A. Cassa di Risparmio di Genova e Imperia published this content on 19 August 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 19 August 2022 10:03:08 UTC.