La Federal Reserve degli Stati Uniti renderà noti i risultati dei suoi controlli annuali sulla salute delle banche mercoledì alle 16.30 ET (2030 GMT). Nell'ambito degli "stress test", la Fed verifica i bilanci delle grandi banche rispetto ad uno scenario ipotetico di grave recessione economica, i cui elementi cambiano ogni anno.

I risultati determinano la quantità di capitale di cui queste banche hanno bisogno per essere considerate sane e quanto possono restituire agli azionisti tramite riacquisti di azioni e dividendi. Quest'anno, ci si aspetta che i grandi istituti di credito statunitensi dimostrino ancora una volta di avere un capitale sufficiente per superare eventuali nuove turbolenze nel settore bancario.

PERCHÉ LA FED FA GLI 'STRESS TEST' ALLE BANCHE?

La Fed ha istituito i test dopo la crisi finanziaria del 2007-2009 come strumento per garantire che le banche possano resistere a uno shock simile in futuro. I test sono iniziati formalmente nel 2011, e inizialmente i grandi istituti di credito hanno faticato a ottenere voti positivi.

Citigroup, Bank of America, JPMorgan Chase & Co e Goldman Sachs Group, ad esempio, hanno dovuto modificare i loro piani di capitale per rispondere alle preoccupazioni della Fed. La filiale statunitense di Deutsche Bank è fallita nel 2015, 2016 e 2018.

Tuttavia, anni di pratica hanno reso le banche più abili nei test e la Fed ha anche reso i test più trasparenti. Ha posto fine a gran parte del dramma dei test eliminando il modello "pass-fail" nel 2020 e introducendo un regime patrimoniale più sfumato e specifico per ogni banca.

COME VENGONO VALUTATE ORA LE BANCHE?

Il test valuta se le banche rimarranno al di sopra del coefficiente patrimoniale minimo richiesto del 4,5% - che rappresenta la percentuale del suo capitale rispetto alle attività - durante l'ipotetica crisi. Le banche che ottengono buoni risultati rimangono in genere ben al di sopra di questo valore. Le banche globali più grandi della nazione devono inoltre detenere un ulteriore "supplemento G-SIB" di almeno l'1%.

La performance di una banca nel test determina anche l'entità del suo "cuscinetto di capitale di stress", un ulteriore livello di capitale introdotto nel 2020 che si aggiunge al minimo del 4,5%.

Questo cuscinetto aggiuntivo è determinato dalle perdite ipotetiche di ogni banca. Più grandi sono le perdite, più grande è il cuscinetto.

IL ROLL OUT

La Fed pubblicherà i risultati dopo la chiusura dei mercati. In genere pubblica le perdite aggregate del settore e le perdite delle singole banche, compresi i dettagli sull'andamento di portafogli specifici, come le carte di credito o i mutui.

La banca centrale in genere non permette alle banche di annunciare i loro piani per i dividendi e i buyback fino a pochi giorni dopo i risultati. Nei mesi successivi, annuncia l'entità del cuscinetto di capitale di stress di ogni banca.

Le performance dei maggiori istituti di credito del Paese, in particolare JPMorgan, Citigroup, Wells Fargo & Co, Bank of America, Goldman Sachs e Morgan Stanley, sono attentamente osservate dai mercati.

TEST IN LINEA CON IL 2023

La Fed cambia gli scenari ogni anno. Ci vogliono mesi per elaborare e testare un'istantanea dei bilanci delle banche alla fine dell'anno precedente. Ciò significa che rischiano di diventare obsoleti.

Nel 2020, ad esempio, il vero crollo economico causato dalla pandemia COVID-19 è stato per molti versi più grave dello scenario della Fed di quell'anno.

Dopo i fallimenti degli istituti di credito di medie dimensioni Silicon Valley Bank, Signature Bank e First Republic l'anno scorso, la Fed è stata criticata per non aver testato i bilanci bancari in un contesto di tassi d'interesse in aumento, ipotizzando invece che i tassi sarebbero scesi nel corso di una grave recessione.

Il test di quest'anno è ampiamente in linea con quello del 2023, con il tasso di disoccupazione ipotetico in uno scenario "gravemente avverso" che aumenta di 6,3 punti percentuali rispetto al 6,4 dello scorso anno.

TENSIONI NEL SETTORE IMMOBILIARE COMMERCIALE

L'esame prevede anche un crollo del 40% dei prezzi degli immobili commerciali, un'area che ha destato preoccupazione negli ultimi due anni, in quanto gli uffici sfitti dell'era della pandemia e i tassi d'interesse più elevati per un periodo più lungo stressano i mutuatari.

Inoltre, le banche con grandi operazioni di trading saranno messe alla prova con uno "shock di mercato globale", e alcune saranno messe alla prova anche con il fallimento della loro maggiore controparte.

Per la seconda volta, la Fed condurrà anche degli shock "esplorativi" sulle banche. Il test di quest'anno include anche ulteriori shock economici e di mercato esplorativi che non serviranno a stabilire i requisiti patrimoniali, ma aiuteranno la Fed a valutare se ampliare il test in futuro. Gli shock di mercato si applicheranno alle banche più grandi, mentre tutte e 32 saranno sottoposte al test sugli shock economici.

Il Vicepresidente della Fed per la Supervisione Michael Barr ha affermato che gli scenari multipli potrebbero rendere i test più efficaci nel rilevare le debolezze delle banche.

QUALI BANCHE VENGONO TESTATE?

Nel 2024, saranno testate 32 banche. Si tratta di un aumento rispetto alle 23 dello scorso anno, in quanto la Fed ha deciso nel 2019 di consentire alle banche con attività tra i 100 e i 250 miliardi di dollari di essere testate ogni due anni.

Queste sono le banche che verranno testate nel 2024:

Ally Financial American Express Bank of America Corporation The Bank of New York Mellon Corporation Barclays US LLC BMO Financial Corp. Capital One Financial Corporation The Charles Schwab Corporation Citigroup Citizens Financial Group, Inc. Credit Suisse Holdings (USA) DB USA Corporation Discover Financial Services Fifth Third Bancorp Goldman Sachs Group, Inc. HSBC North America Holdings Huntington Bancshares JPMorgan Chase & Co. Keycorp M&T Bank Corporation Morgan Stanley Northern Trust Corporation The PNC Financial Services RBC US Group Holdings LLC Regions Financial Corporation Santander Holdings USA State Street Corporation TD Group US Holdings LLC Truist Financial Corporation UBS Americas Holding LLC U.S. Bancorp Wells Fargo & Company (Relazioni di Pete Schroeder e Michelle Price, redazione di Deepa Babington)