I sindacati bancari italiani martedì hanno contestato la cifra fornita da BNL, il braccio italiano del gruppo bancario francese BNP Paribas, sull'adesione allo sciopero del giorno precedente in una rara dimostrazione di confronto aperto nel settore.

BNL lunedì ha detto che il 29,8% dei suoi lavoratori aveva aderito allo sciopero - la prima protesta del genere dagli anni '90.

La banca ha detto di essersi assicurata di poter continuare ad operare grazie alle sue capacità digitali in un momento in cui anche i lavoratori erano assenti a causa delle vacanze di fine anno.

I sindacati martedì hanno detto che BNL dovrebbe chiarire come ha calcolato il numero dato che l'80% delle filiali è rimasto chiuso.

"Abbracciando la chiara sfida lanciata dall'azienda i sindacati si sforzeranno di rendere ancora più forti le grida di protesta dei lavoratori", hanno detto Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin in un comunicato congiunto.

Un tale grado di scontro è insolito nel settore bancario italiano, dove i lavoratori vengono licenziati solo attraverso schemi di prepensionamento offerti ai dipendenti più anziani su base volontaria e molto costosi da finanziare per gli istituti di credito.

In questi schemi i lavoratori ricevono fino all'80-90% dello stipendio da un fondo finanziato dalle banche che licenziano il personale fino a quando non hanno effettivamente i requisiti per la pensione.

Le richieste dei dipendenti di aderire allo schema normalmente superano il numero di partenze previste dalle banche.

L'animosità evidenzia la difficile fase che il settore sta attraversando con tassi negativi che rendono i prestiti non redditizi, mentre affronta una sfida digitale da parte di attori non bancari che non sono soggetti alla stessa stretta regolamentazione e supervisione.

I lavoratori di BNL hanno protestato contro la sua decisione di usare fornitori esterni per i servizi IT e di back office, una mossa che secondo i sindacati riguarda 900 su un totale di 11.500 dipendenti BNL nei suoi uffici centrali e circa 700 filiali in tutta Italia.

I sindacati hanno anche espresso rimostranze sulla vendita da parte di BNL a Worldline in luglio di una quota dell'80% della sua attività di elaborazione dei pagamenti con carta Axepta Italy. (Servizio di Valentina Za; Servizio aggiuntivo di Giulio Piovaccari; Montaggio di Angus MacSwan)