COMUNICATO STAMPA

Approvati i risultati preliminari consolidati di Gruppo

relativi all'esercizio 2021

UTILE NETTO PARI A € 525,1 MILIONI

Proposta la distribuzione di un dividendo cash di € 6 centesimi per azione

REDDITIVITA' ORDINARIA IN FORTE AUMENTO, GRAZIE ALL' OTTIMA PERFORMANCE COMMERCIALE E AL SIGNIFICATIVO RAFFORZAMENTO DELLA POSIZIONE COMPETITIVA

POSTE LE BASI PER UN MIGLIORAMENTO STRUTTURALE DELL'EFFICIENZA OPERATIVA

Utile lordo in rialzo a € 692,9 milioni (circa € 580 milioni escludendo le poste straordinarie1)

Proventi operativi netti in aumento a € 3,4 miliardi, a fronte della significativa crescita delle commissioni

nette trainate dai comparti del risparmio gestito e bancassurance

ULTERIORE MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DEL CREDITO: INCIDENZA DEI CREDITI

DETERIORATI IN SENSIBILE CALO UNITAMENTE AL RAFFORZAMENTO DELLE COPERTURE

NPE RATIO LORDO AL 4,9% (2,0% NETTO) VS. 7,8% (4,0% NETTO) DI FINE 2020

COPERTURA NPE AL 60,4% VS. 51,0% DI FINE 2020

  • In ulteriore rialzo nel 4° trimestre 2021 sia la copertura delle sofferenze che degli UTP pari rispettivamente al 71,8% (63,0% a fine settembre 2021) e 50,4% (48,4% a fine settembre 2021)
  • Default rate pari allo 0,9% rispetto all'1,0% di fine 2020
  • Texas ratio2 in calo al 45,6% (55,4% a fine 2020)
  • Costo del credito ordinario3 pari a 67 p.b., guidato da un approccio particolarmente prudente negli accantonamenti

SOLIDA POSIZIONE PATRIMONIALE

PROFORMA CET1 RATIO FULLY PHASED4 13,5% (14,5% SU BASE PHASED IN5)

CONTINUA L'IMPEGNO DELLA BANCA A SUPPORTO DELLA RIPRESA ECONOMICA IN ATTO

  • Nuove erogazioni in accelerazione nel 4° trimestre 2021 (+57,4% vs. trimestre precedente)
  • Finanziamenti garantiti dallo Stato pari a € 7,3 miliardi (9,2% del totale crediti verso clientela)

LA RACCOLTA INDIRETTA RAGGIUNGE I 166,3 MILIARDI DI EURO, SOSTENUTA DALLA CRESCITA DEI COMPARTI DEL RISPARMIO GESTITO E BANCASSURANCE VITA, IN ULTERIORE AUMENTO NEL 4° TRIMESTRE 2021 (+1,2% T/T)

  • Raccolta netta pari a € 2,1 miliardi, pressoché raddoppiata rispetto allo scorso anno

BPER Banca S.p.A. con sede in Modena, via San Carlo, 8/20 - Codice Fiscale e iscrizione nel Registro Imprese di Modena n. 01153230360 - Società appartenente al GRUPPO IVA BPER BANCA Partita IVA nr. 03830780361 - Capitale sociale Euro 2.100.435.182,40 - Codice ABI 5387.6 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 4932 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia - Capogruppo del Gruppo bancario BPER Banca S.p.A. iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari al n. 5387.6 - Telefono 059.2021111 - Telefax 059.2022033 - e-mail: servizio.clienti@bper.it - PEC: bper@pec.gruppobper.it - bper.it - istituzionale.bper.it

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Modena - 8 febbraio 2022. Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca (la "Banca") ha esaminato e approvato in data odierna i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2021.

L'Amministratore Delegato Piero Luigi Montani commenta: "Il 2021 è stato un anno particolarmente importante per BPER sotto diversi aspetti, a partire dal significativo rafforzamento della posizione competitiva, che ci ha consentito di incrementare la quota di mercato degli impieghi dal 3,0% al 4,4% con una maggiore presenza nelle zone più produttive e dinamiche del paese e aumentare anche il numero di clienti di oltre il 50% dai 2,7 milioni precedenti a 4,2 milioni. Le attività messe in campo con rapidità ed efficacia, oltre a dimostrare il dinamismo del nostro Gruppo Bancario e la volontà di crescere anche per linee esterne, hanno portato ad un aumento strutturale della redditività ordinaria, accompagnato ad un forte miglioramento della qualità degli attivi e al mantenimento di una solida posizione patrimoniale, con un CET1 ratio Fully Phased pari al 13,5%.

L'esercizio si è chiuso con un utile di 525 milioni di euro, con ricavi in costante aumento, supportati anche dall'ottima performance commerciale.

Da sottolineare, inoltre, la crescita derivante dal business bancario tradizionale e dall'attività di finanziamento in forte accelerazione nell'ultimo trimestre dell'anno, a conferma della ripresa economica in atto. Trend che ci aspettiamo prosegua anche nel 2022 trascinato dagli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Sul fronte dei costi l'esercizio è stato caratterizzato da diverse componenti straordinarie connesse anche alla crescita del perimetro del Gruppo. Nel 4° trimestre dell'anno, inoltre, abbiamo spesato il costo relativo alla manovra sul personale volta a favorire un ricambio generazionale e posto in essere ulteriori azioni di razionalizzazione della base costi, che accresceranno la nostra efficienza operativa.

Con riferimento alla qualità del credito, abbiamo registrato dei trend in costante miglioramento, con un NPE ratio che a fine anno si è attestato al 4,9% lordo e 2,0% netto, grazie anche alle cessioni di crediti deteriorati effettuate nel corso dell'anno, incrementando al contempo i livelli di copertura.

Sottolineo inoltre, tra gli aspetti peculiari dell'esercizio appena concluso, il forte impegno rivolto alle tematiche ESG, sia a livello di governance con la creazione di un apposito Comitato Sostenibilità endoconsiliare, sia nell'attività costante delle varie funzioni aziendali. Ciò ha permesso di ottenere tra l'altro, l'inserimento di BPER Banca nell'indice MIB ESG di Borsa Italiana.

Nel 2022 ci aspettano sfide importanti, vogliamo proseguire nel nostro percorso di crescita continuando a migliorare i fondamentali della Banca. I risultati raggiunti in termini di incremento della redditività, miglioramento della qualità del credito e solidità patrimoniale costituiscono una solida base per il nuovo piano industriale e ci consentiranno di generare ulteriore valore a vantaggio di tutti gli stakeholder".

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Conto economico consolidato: dati principali

(Si ricorda che i dati di conto economico riferiti ai risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2021 non sono confrontabili con quelli al 31 dicembre 2020, in seguito alla variazione dimensionale del Gruppo che include le attività e passività nonché il contributo economico apportato dal ramo acquisito, a partire dal 22 febbraio 2021 per le 587 filiali ex UBI Banca e dal 21 giugno 2021 per le 33 filiali di Intesa Sanpaolo. Risultano invece comparabili i dati contabili del terzo e quarto trimestre del 2021 in quanto riferibili al medesimo perimetro di consolidamento).

Il margine di interesse si attesta a € 1.505,4 milioni. Nel 4° trimestre 2021 il dato è pari € 385,9 milioni in calo rispetto al trimestre precedente (€ 391,1 milioni) principalmente in seguito alla pressione competitiva. Tra le principali componenti all'interno dell'aggregato trimestrale si registrano, inoltre, il contributo dei fondi TLTRO-III, al netto degli interessi pagati sulle somme depositate presso BCE, pari a € 26,9 milioni (€ 24,1 milioni nel 3° trimestre 2021) e il contributo derivante dal portafoglio titoli per un importo di € 24,0 milioni (€ 25,1 milioni nel 3° trimestre

2021).

Le commissioni nette raggiungono € 1.641,6 milioni. Il dato del 4° trimestre 2021 è in rialzo a € 469,2 milioni (+7,0% t/t), confermando i trend positivi già osservati nel trimestre precedente. In particolare, nel trimestre le commissioni relative al comparto della raccolta indiretta e bancassurance si assestano a € 220,5 milioni in crescita dell'8,6% rispetto al 3° trimestre 2021, mentre le commissioni riferibili all'attività bancaria tradizionale ammontano a

  • 248,7 milioni in aumento del 5,7% rispetto al 3° trimestre 2021.

La voce dividendi risulta pari a € 20,1 milioni (€ 5,5 milioni nel 4° trimestre 2021).

Il risultato netto della finanza si attesta a € 196,2 milioni (€ 23,6 milioni nel 4° trimestre 2021), beneficiando degli utili derivanti dalle cessioni di attività finanziarie e della buona performance realizzata dai mercati.

I proventi operativi netti ammontano € 3.388,3 milioni supportati dalla crescita dei ricavi core (margine di interesse e commissioni nette). Nel 4° trimestre 2021 il dato è pari a € 897,5 milioni in aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente.

Gli oneri operativi sono pari a € 2.487,5 milioni (€ 858,3 milioni nel 4° trimestre 2021) e includono € 388,2 milioni di oneri non ricorrenti. In dettaglio:

  • Le spese per il personale risultano pari a € 1.528,2 milioni (€ 557,2 milioni nel 4° trimestre 2021), impattati da € 228,0 milioni di spese straordinarie, di cui € 210,0 milioni riferiti al costo della manovra di ottimizzazione degli organici volta a favorire il ricambio generazionale delle risorse, contabilizzati nel 4° trimestre 2021 e € 18,0 milioni legati prevalentemente all'attività di allineamento delle nuove risorse e al rafforzamento dei presidi per l'assistenza commerciale alla nuova clientela del ramo acquisito.
  • Le altre spese amministrative ammontano a € 679,2 milioni (€ 180,8 milioni nel 4° trimestre 2021) ed includono € 83,8 milioni di oneri non ricorrenti (€ 8,0 milioni contabilizzati nel 4° trimestre 2021) principalmente riferibili al processo di integrazione delle filiali acquisite.
  • Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a € 280,1 milioni, di cui €
    76,4 milioni non ricorrenti. Il dato del 4° trimestre 2021 è pari a € 120,3 milioni, e include € 67,4 milioni di rettifiche di carattere straordinario in gran parte riferibili a svalutazioni di software e hardware per i quali è stata considerata conclusa la vita operativa dei beni in seguito delle recenti operazioni straordinarie e alla gestione della situazione di emergenza.

Il risultato della gestione operativa è pari a € 900,8 milioni, di cui € 39,2 milioni registrati nel 4° trimestre 2021.

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a € 838,0 milioni (€ 122,8 milioni nel 4° trimestre 2021) e includono € 310,0 milioni di rettifiche addizionali, conseguenti anche all'aggiornamento delle policy valutative di Gruppo, contabilizzate nel primo semestre 2021. Il costo del credito si attesta a 106 p.b. (67 p.b. escludendo le rettifiche su crediti addizionali).

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Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ammontano a € 80,7 milioni, di cui € 23,8 milioni di carattere straordinario, per la maggior parte ascrivibili all'adeguamento della quota di "profit sharing" da corrispondere al Fondo di Risoluzione in esecuzione degli accordi connessi all'acquisizione di Nuova Carife S.p.A. Il dato del 4° trimestre 2021 è pari a € 25,7 milioni.

I contributi ai fondi sistemici per l'anno 2021 ammontano complessivamente a € 133,7 milioni. Nel dettaglio:

  • € 46,1 milioni relativi al contributo al Fondo di Risoluzione Unico ("SRF") sulla base del perimetro del Gruppo al 31 dicembre 2019, di cui € 11,3 milioni come contributo addizionale richiesto dal SRF.
  • € 87,6 milioni relativi al contributo per il Fondo di Garanzia dei Depositi ("DGS") in aumento rispetto al dato dello scorso anno per effetto principalmente dell'allargamento della base depositi conseguente all'integrazione del ramo acquisito.

Si evidenzia che nello schema di Conto economico riclassificato, per chiarezza espositiva, tali contributi sono esposti in una riga separata, mentre nello schema di Banca d'Italia sono ricompresi all'interno della voce 190 b) "Altre spese amministrative".

Avviamento negativo (c.d. Badwill) pari a € 1.127,8 milioni di cui:

  • € 817,7 milioni relativi al badwill emerso dal processo di Purchase Price Allocation (PPA) richiesta dall'IFRS 3 "Aggregazioni aziendali"6 rispetto all'acquisizione del ramo d'azienda. Il differenziale tra patrimonio netto di pertinenza del ramo acquisito e prezzo di acquisto ha generato un badwill (bargain purchase) iniziale pari a € 966,9 milioni. Il processo di PPA tra le attività e passività oggetto di acquisizione valutate al fair value ha comportato l'allocazione di € 149,2 milioni. Tra i principali effetti, si evidenzia un fair value inferiore al valore contabile acquisito dei crediti non-performing per € 337,5 milioni ed un fair value superiore al valore contabile acquisito dei crediti performing per € 234,1 milioni.
  • € 310,2 milioni relativi al recupero della fiscalità sullo stesso badwill come da previsioni contrattuali con Intesa Sanpaolo.

L'utile (perdite) da investimenti è negativo per € 283,3 milioni (€ -27,4 milioni nel 4° trimestre 2021) e include rettifiche degli avviamenti per € 230,4 milioni e per la parte restante svalutazioni principalmente riferibili alla valutazione al fair value degli immobili di proprietà ad uso non funzionale.

L'utile della gestione corrente al lordo delle imposte risulta pari a € 692,9 milioni.

Le imposte sul reddito ammontano a € 134,2 milioni ed includono il carico fiscale del badwill7 per € 310,2 milioni.

L'utile dell'esercizio si attesta pertanto a € 558,6 milioni e comprende un utile netto di pertinenza di terzi pari a

  • 33,5 milioni.

L'utile dell'esercizio di pertinenza della Capogruppo è pertanto pari a € 525,1 milioni.

Stato patrimoniale consolidato: dati principali

(Si ricorda che i dati di stato patrimoniale riferiti ai risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2021 non sono confrontabili con quelli al 31 dicembre 2020, in seguito alla citata variazione dimensionale del Gruppo. Risultano invece comparabili i dati contabili riferibili al 30 settembre 2021 in quanto riferibili al medesimo perimetro di consolidamento).

La raccolta diretta da clientela (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a € 101,4 miliardi (+3,5% rispetto a fine settembre 2021). All'interno dell'aggregato la componente principale è rappresentata dalla raccolta da clientela ordinaria che ammonta a € 96,2 miliardi, costituita principalmente da conti correnti e depositi per € 91,9 miliardi, in aumento del 2,6% rispetto al trimestre precedente.

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La raccolta istituzionale, costituita interamente da obbligazioni, è pari a € 5,2 miliardi, in rialzo rispetto ai € 4,0 miliardi del trimestre precedente esclusivamente in seguito all'aumento dei pronti contro termine passivi, al fine di beneficiare dei bassi livelli dei tassi di interesse.

La raccolta indiretta da clientela raggiunge € 166,3 miliardi, in leggera crescita rispetto a fine settembre 2021 (€

166,2 miliardi). All'interno dell'aggregato:

  • la raccolta gestita aumenta a € 64,8 miliardi (+1,4% rispetto a fine settembre 2021), di cui € 18,9 miliardi relativi ad Arca Holding (al netto della quota di fondi collocata dalla rete del Gruppo BPER) anch'essa in crescita rispetto al trimestre precedente (€ 18,4 miliardi);
  • il portafoglio premi assicurativi riferibile al ramo vita è pari a € 19,3 miliardi (+0,5% rispetto a fine settembre 2021);
  • la raccolta amministrata si attesta a € 82,2 miliardi in calo dell'1,0% rispetto al trimestre precedente.

I crediti lordi verso la clientela sono pari a € 82,0 miliardi (+3,3% da fine settembre 2021), di cui crediti "performing" per € 78,0 miliardi (+4,0% da fine settembre 2021) e crediti deteriorati per € 4,0 miliardi (-8,2% da fine settembre 2021). L'incidenza di questi ultimi sul totale dei crediti lordi (NPE Ratio lordo) è pari al 4,9%, in ulteriore calo rispetto al 5,5% di fine settembre 2021 (7,8% a fine 2020), grazie ad ulteriori cessioni di crediti deteriorati finalizzate nel 4° trimestre 2021.

Con riferimento alla composizione dei crediti deteriorati lordi, le sofferenze sono pari a € 2,0 miliardi (-14,3% t/t); le inadempienze probabili si attestano a € 1,9 miliardi (+0,5% t/t); i crediti scaduti ammontano a € 127,8 milioni (-20,1% t/t).

I crediti netti verso la clientela sono pari a € 79,1 miliardi (+3,4% da fine settembre 2021). All'interno dell'aggregato, i crediti "performing" netti sono pari a € 77,5 miliardi in aumento del 4,0% da fine settembre 2021, grazie all'accelerazione nel 4° trimestre 2021 delle erogazioni di finanziamenti di mutui e prestiti personali, che ammontano a € 3,3 miliardi (+57,4% t/t). i crediti deteriorati netti ammontano a € 1,6 miliardi in calo del 18,5% rispetto a fine settembre 2021. L'incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale dei crediti netti verso clientela (NPE ratio netto) è pari al 2,0%, in ulteriore calo rispetto al 2,6% del trimestre precedente (4,0% a fine 2020). Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati è in aumento a 60,4% dal 55,3% del trimestre precedente.

Con riferimento alle singole componenti dei crediti netti deteriorati, le sofferenze nette sono pari a € 0,6 miliardi (-34,9% rispetto a fine settembre 2021) con un livello di copertura in crescita al 71,8% (63,0% a fine settembre 2021); le inadempienze probabili nette si attestano a € 0,9 miliardi (-3,3% rispetto a fine settembre 2021) con un livello di copertura in aumento a 50,4% (48,4% a fine settembre 2021); i crediti scaduti netti ammontano a € 94,6 milioni con una copertura pari al 25,9% (23,9% a fine settembre 2021).

La copertura dei crediti performing si attesta a 0,6% in linea con il dato di fine settembre 2021 (0,3% a fine 2020).

Con riferimento alle misure di sostegno erogate dal Gruppo BPER destinate a famiglie e imprese per fronteggiare le ripercussioni economiche derivanti dall'emergenza pandemica, si evidenzia che:

  • i crediti garantiti dallo Stato ammontano a € 7,3 miliardi, in aumento del 4,7% rispetto al trimestre precedente, con un'incidenza sul totale dei crediti netti verso clientela del 9,2%;
  • le moratorie su crediti in termini di debito residuo ancora attive ammontano a € 227,1 milioni in significativo calo rispetto al trimestre precedente (-92,4%), a fronte della scadenza del 31 dicembre 2021 delle moratorie previste nel DL "Cura Italia". A tale riguardo si segnala che il tasso di default sulle esposizioni scadute si è mantenuto molto contenuto e pari a circa 1,7%.

La posizione interbancaria netta risulta negativa per € 1,9 miliardi determinata dalla differenza tra i crediti verso

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BPER Banca S.p.A. published this content on 08 February 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 14 February 2022 07:22:04 UTC.