Carmat ha annunciato un fatturato di 0,6 milioni di euro per il primo semestre del 2023, influenzato da interruzioni delle forniture. La produzione si è normalizzata dall'estate, contando finora uno stock di circa venti cuori Aeson. Tuttavia, l'azienda ha dovuto far fronte a una domanda tardiva da parte degli ospedali a causa del numero insufficiente di protesi, che ha limitato le vendite nella prima metà dell'anno.

Lontano dall'obiettivo

Dopo questo inizio stentato, Carmat prevede vendite di 4-6 milioni di euro per la seconda metà del 2023 e sta lavorando per estendere la sua capacità produttiva a 500 protesi Aeson l'anno. L'obiettivo di 13 milioni di euro per il 2023 sarà quindi molto lontano.

Inoltre, l'azienda sta attivando operazioni commerciali in 8 nuovi Paesi e ha formato finora 40 ospedali, 25 dei quali sono coinvolti in attività commerciali.

Necessità di finanziamenti rapidi per garantire la continuità

Tuttavia, per garantire la continuità delle sue attività, Carmat deve trovare rapidamente nuovi finanziamenti. La cassa dell'azienda al 30 giugno 2023 era di 23,8 milioni di euro, ma sono necessarie ulteriori risorse per continuare lo sviluppo oltre la fine di ottobre 2023... ovvero tra un mese. Il management sta perseguendo attivamente diverse opzioni di finanziamento per rispondere a questa necessità.

Il bisogno di finanziamento era noto, ma il forte ritardo nell'attività dovuto a problemi di approvvigionamento è un duro colpo.

Portzamparc mantiene l'ipotesi di un aumento di capitale di 30 milioni di euro, che dovrebbe consentire all'azienda di chiudere l'anno in corso. Tuttavia, sottolinea che "le numerose difficoltà incontrate nell'avvio dell'attività ci impongono di essere più cauti".