I concorrenti di Telecom Italia (TIM) hanno scritto al Governo italiano per esprimere le loro preoccupazioni sul rischio che il previsto scorporo degli asset di rete dell'ex monopolista telefonico rafforzi la sua posizione dominante nel mercato della banda larga fissa, come risulta da un documento.

In una lettera datata 14 febbraio, di cui Reuters ha visto una copia, Vodafone, Fastweb, Iliad, Wind 3 e Sky Italia di Comcast hanno richiamato l'attenzione sui termini di un accordo che regola il rapporto tra la restante attività di servizi di TIM e la neonata società di rete.

Nella lettera si afferma che le due società potrebbero mantenere una "forte dipendenza verticale reciproca" che potrebbe danneggiare altri operatori che, come il ramo servizi di TIM, hanno bisogno di utilizzare la rete per raggiungere i loro clienti finali.

TIM prevede di finalizzare nel corso dell'anno la vendita, per un valore fino a 22 miliardi di euro, dei suoi asset di rete fissa al fondo statunitense KKR, previa approvazione dell'autorità antitrust dell'Unione Europea.

In precedenza, giovedì, l'Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola ha dichiarato di non aspettarsi che l'operazione incontri ostacoli antitrust "specifici" in relazione all'accesso dei concorrenti alla rete scorporata.

Non è stato possibile ottenere immediatamente un commento da tutte le parti coinvolte. (Servizio di Elvira Pollina; Redazione di Valentina Za)