Curis, Inc. ha annunciato i dati iniziali dello studio di combinazione Take Aim Lymphoma, che include 5 pazienti affetti da linfoma primario del SNC (PCNSL). Al 12 ottobre, lo studio Take Aim Lymphoma ha arruolato e trattato 19 pazienti affetti da linfoma non hodgkin (NHL), con una combinazione di emavusertib e ibrutinib; le dosi di emavusertib variano da 100 mg a 300 mg BID. I dati iniziali rivelano un'efficacia incoraggiante, dimostrando risposte oggettive multiple sia nei pazienti BTK-naive che in quelli BTK-experienced.

I pazienti con PCNSL che avevano una storia di fallimento della terapia con BTKi hanno mostrato una risposta particolarmente degna di nota: 3 dei 5 pazienti PCNSL valutabili hanno ottenuto una risposta completa (CR), con una durata compresa tra 0,3 e 8,9 mesi. Questi dati sottolineano il potenziale di emavusertib di risensibilizzare i pazienti alla terapia BTKi, segnando un progresso significativo nel trattamento del linfoma non Hodgkin. Emavusertib è un piccolo inibitore molecolare di IRAK4.

L'IRAK4 svolge un ruolo essenziale nei percorsi di segnalazione dei recettori toll-like (TLR) e del recettore dell'interleuchina-1 (IL-1R), che sono spesso disregolati nei pazienti con cancro. I TLR e la famiglia IL-1R segnalano attraverso la proteina adattatrice MYD88, che determina l'assemblaggio e l'attivazione di IRAK4, dando inizio a una cascata di segnalazione che induce l'espressione di citochine e fattori di sopravvivenza mediati dal complesso proteico NF-?B. Gli studi preclinici che mirano a IRAK1/4 in combinazione con FLT3 hanno dimostrato la capacità di superare la resistenza adattativa che si verifica quando si mira a FLT3 da solo.

Inoltre, emavusertib ha dimostrato un'attività antitumorale in un'ampia gamma di neoplasie ematologiche, compresa l'attività monoterapica in xenotrapianti derivati da pazienti e la sinergia con azacitidina e venetoclax.