(Alliance News) - Piazza Affari dovrebbe aprire in deciso calo giovedì mattina, poche ore dopo che la Federal Reserve ha alzato i tassi di 50 punti base e poche ore prima che Banca Centrale Europea e Bank ok England seguano le orme dell'istituto guidato da Jerome Powell.

Il Federal Open Market Committee ha alzato l'intervallo obiettivo per il tasso sui fondi federali dal 4,25% al 4,50% - il più alto dal 2007 - dal precedente intervallo dal 3,75% al 4,00%.

In una conferenza stampa dopo l'annuncio, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che "c'è ancora molta strada da fare" nella lotta della banca centrale contro l'inflazione.

Il FTSE Mib è dato in calo di 162,5 punti o dello 0,7% dopo essere calato dello 0,3% 24.573,93 mercoledì.

Il FTSE 100 di Londra è indicato in calo di 25,0 punti o dello 0,3%%, il CAC 40 di Parigi è dato giù di 41,0 punti o dello 0,6% e il DAX 40 di Francoforte è previsto in rosso di 91,5 punti o dello 0,6%.

Ieri sera, a Milano, il Mid-Cap è salito dello 0,1% a 40.398,04, lo Small-Cap ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 28.353,76 e l'Italia Growth ha ceduto lo 0,2% a 9.438,02.

Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, fra le poche note rialziste, DiaSorin ha chiuso su del 2,1%, finendo per la sesta seduta di fila sul lato dei gainer.

ERG è salita invece dell'1,3%, alla quarta di fila in guadagno.

In rosso, Eni ha ceduto l'1,5%. Da segnalare che RBC ha declassato il titolo a 'sector perform' da 'outperform' con target price di EUR14,00.

Iveco ha perso invece il 2,3% dopo l'1,5% di aumento della vigilia.

Sul segmento cadetto, Fincantieri è arretrata del 2,1% dopo l'1,2% di rialzo del giorno prima.

Dopo aver annunciato l'accordo con Murray & Roberts per l'acquisto dell'intero capitale dell'australiana Clough e poi aver comunicato che l'operazione era saltata, Webuild - in calo dell'1,2% - ha reso noto mercoledì un nuovo accordo preso direttamente con Clough. Clough, la cui continuità era legata ad un intervento di capitalizzazione esterna - avendo da tempo Murray & Roberts dichiarato di non essere in grado di eseguire - ha quindi fatto ricorso a una procedura para-concorsuale australiana.

Bene El.En., che ha portato a casa il 3,9%, con volumi di scambio inusualmente elevati. Il titolo ha visto passare di mano oltre 181.000 pezzi, contro una media giornaliera trimestrale 78.000 circa.

Su anche Juventus FC, in rialzo del 3,9% e chiudendo la seduta come migliore. Sulla nota vicenda giudiziaria su cui è coinvolta la società, la Procura di Torino rinuncia alle misure verso la Juventus, sia per quanto riguarda la società che le persone fisiche dopo che già lo scorso ottobre il gip del tribunale di Torino Ludovico Morello aveva respinto le richieste di misure interdittive per Andrea Agnelli e altri indagati.

Sullo Small-Cap, bene Class Editori, che ha registrato un rialzo del 4,6%. Il titolo - che manca allo stacco del dividendo dal 2010 - segna un attivo anche sul settimanale del 5,2%.

Ha guadagnato terreno anche Caleffi, che ha chiuso in aumento dell'1,9% dopo due sedute concluse in rosso.

In passivo, trend dominante anche in questo listino, Eems ha ceduto il 3,2%. La società ha comunicato martedì di aver emesso 833.333 nuove azioni ordinarie in favore di Negma Group Investment. Le azioni sono state emesse a seguito della richiesta di conversione di cinque obbligazioni da parte di Negma. A seguito dell'emissione, il capitale sociale della società risulterà essere pari a EUR1,8 milioni, suddiviso in 461,3 milioni di azioni ordinarie quotate.

Servizi Italia ha ceduto il 2,2%, con volumi di oltre 54.000 pezzi scambiati contro una media a tre mesi di circa 11.200.

Fra le PMI, Bellini Nautica è arretrata del 5,2%, mostrando un lieve passivo anche sul frame settimanale.

International Care Company ha ceduto invece 5,8% mentre Friulchem ha perso il 5,5%.

Bene, invece, Casasold, su del 7,2%, e Gambero Rosso, in rialzo del 6,7%, prendendosi la testa del listino.

In Asia, il Nikkei ha chiuso giovedì in calo dello 0,4% a 28.051,70, lo Shanghai Composite ha ceduto lo 0,3% a 3.168,65 e l'Hang Seng sta lasciando sul parterre l'1,5% a 19.381,34.

Alla chiusura di mercoledì, a New York, il Dow ha perso lo 0,4% a 33.966,35, il Nasdaq è sceso dello 0,8% a 11.170,89 e l'S&P 500 ha ceduto lo 0,6% a 3.995,32.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0652 contro USD1,0656 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2387 da USD1,2415 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD82,09 al barile da USD82,35 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.792,57 l'oncia da USD1.810,48 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macro di giovedì, alle 1300 CET, arriverà la decisione sul tasso d'interesse della Bank of England mentre, alle 1415 CET, sarà la volta di quella della BCE, con conferenza stampa della presidente, Christine Lagarde, alle 1445 CET.

Dagli USA, alle 1430 CET, focus sul dato sulle vendite al dettaglio e sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione.

Alle 1730 CET, invece, si terrà un'asta dei buoni del Tesoro USA a 4 e 8 settimane.

Fra le società di Piazza Affari, sono attesi i conti di OVS.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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