Le azioni della società satellitare SES, quotate a Parigi, sono crollate fino al 10% giovedì, dopo che il Financial Times ha riferito che era in trattative con la rivale americana Intelsat per una possibile fusione.

Il gruppo lussemburghese, che ha anche registrato un utile semestrale che ha battuto le aspettative giovedì, ha rifiutato di commentare le speculazioni del mercato.

Il rapporto segnala un ulteriore consolidamento nel settore in rapida evoluzione, dopo che la settimana scorsa Eutelsat ha dichiarato di essere in trattative per una possibile fusione con la britannica OneWeb, che potrebbe aiutare entrambe le aziende a sfidare Starlink di SpaceX, di proprietà di Elon Musk, e il Progetto Kuiper di Amazon.com.

La domanda di lanci di satelliti dovrebbe accelerare dopo che le recenti sanzioni hanno messo da parte l'industria spaziale russa, e le costellazioni di satelliti giganti potrebbero offrire un nuovo canale per trasmettere Internet a banda larga dallo spazio.

"Abbiamo parlato... del consolidamento dell'industria e di come questo sia... almeno dal mio punto di vista, una cosa positiva per l'industria, ma ovviamente non commentiamo le voci di mercato o le speculazioni", ha detto il CEO Steve Collar.

"Qualsiasi cosa faremo, ovviamente la faremo nell'interesse degli azionisti di SES", ha aggiunto.

Intelsat, che è diventata privata a febbraio dopo una ristrutturazione finanziaria che ha ridotto il suo debito a circa 7 miliardi di dollari, non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di Reuters.

"La fusione fa qualcosa per i costi, per la scala e la quota di mercato, ma non tanto per i problemi strutturali che affliggono questo settore in generale e Intelsat in particolare", ha detto Aleksander Peterc, analista di Societe Generale CIB.

I player satellitari stanno affrontando delle sfide, in quanto i ricavi video tradizionali diminuiscono e i dati diventano la fonte dominante dei ricavi del settore satellitare.

"SES potrebbe sembrare impegnata in trattative di M&A solo per non essere lasciata fuori dal movimento di consolidamento del settore, e fare un affare per il gusto di farlo non è di solito una buona idea", ha aggiunto Peterc.

L'azienda ha riportato un utile core rettificato (EBITDA) di 545 milioni di euro (555 milioni di dollari) su un fatturato di 899 milioni, entrambi leggermente superiori alle stime degli analisti. (1 dollaro = 0,9818 euro) (Relazioni di Dina Kartit e Elena Vardon a Danzica; redazione di Milla Nissi e Bernadette Baum)