Mantaro ha comunicato i risultati di uno studio petrografico sulle carote del programma di perforazione inaugurale dell'Azienda presso il giacimento aurifero di Gold Hill, in Bolivia. Questo rapporto rappresenta una fase finale di verifica prima del rilascio della stima della risorsa minerale inaugurale. Punti salienti: Il deposito d'oro a La Escarcha, compresi i gradi d'oro intercettati nel programma di trivellazione inaugurale, è primario e non legato agli effetti supergeni.

Questo ha implicazioni positive per i gradi di oro in profondità. L'oro si presenta come oro nativo di libera macinazione, presente principalmente ai confini dei cristalli di quarzo-carbonato e lungo le fratture all'interno del quarzo e della pirite. La dimensione e la forma dei grani d'oro e la probabilità che una percentuale significativa di oro nativo si liberi liberamente durante la sminuzzatura sono coerenti con i risultati dei test metallurgici al banco che hanno riportato un eccellente recupero dell'oro per gravità e cianurazione.

Il contenuto di solfuri è generalmente basso e, insieme all'abbondanza di minerali di ganga carbonati neutralizzanti l'acido, ha implicazioni positive per gli sterili. Uno studio petrografico è stato condotto su 32 campioni di carotaggi provenienti dai programmi di perforazione inaugurali della Società a La Escarcha e Gabby. I campioni sono stati raccolti a profondità verticali comprese tra 20 e 120 metri sotto la superficie e sono rappresentativi dello stile e del grado di mineralizzazione intercettato.

L'obiettivo primario dello studio petrografico era quello di: comprendere meglio la firma mineralogica delle zone di taglio quarzo-carbonato aurifere, quantificare la dimensione, la distribuzione e la morfologia dei grani d'oro, caratterizzare le relazioni oro-gangia (scarti) minerale per l'inserimento negli studi metallurgici e fornire input per i futuri obiettivi di esplorazione. È stata utilizzata una combinazione di sezioni sottili, microscopia a blocchi lucidati e mappatura con elettroni retrodiffusi al microscopio elettronico a scansione ("SEM").