"GHC - Acquisizione Gruppo Aurelia 80

Conference Call"

Venerdì, 28 Luglio, 2023, 11:30 CET

MODERATORI: Cav.Lav.Avv. Maria Laura Garofalo, Amministratore Delegato Prof. Alessandro Maria Rinaldi, Presidente del CdA

Dott. Luigi Celentano, Chief Financial Officer

Dott. Riccardo Rossetti, Responsabile Amministrazione e Bilancio Dott. Giuseppe Laganga, Direttore Generale Gruppo Aurelia 80 Dott. Mimmo Nesi, Investor Relator & Chief Sustainability Officer

1

OPERATORE: Buongiorno, qui è l'operatore Chorus Call. Benvenuti alla conference call di presentazione dell'operazione di acquisizione annunciata da Garofalo Health Care. Dopo la presentazione iniziale, ci sarà l'opportunità di porre delle domande. Ora vorrei cedere la parola al Dott. Mimmo Nesi, Investor Relator & Chief Sustainability Officer di Garofalo Health Care. Dottor Nesi, prego.

MIMMO NESI: Buongiorno a tutti e grazie mille per la disponibilità. Come avete potuto vedere, questa mattina all'apertura dei mercati il Gruppo GHC ha annunciato un'operazione storica, che oggi commenteremo alla presenza dell'Amministratore Delegato. Vi ricordo che la call sarà effettuata in lingua italiana e il transcript sarà reso disponibile a stretto giro anche in lingua inglese sul sito Internet della società.

A questo punto introduco brevemente chi è qui in sala, quindi ovviamente l'Amministratore Delegato del Gruppo GHC, Cavaliere Avvocato Maria Laura Garofalo; il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Professor Alessandro Maria Rinaldi; il CFO del Gruppo GHC, Dott. Celentano; il Responsabile Amministrazione e Bilancio, Dott. Riccardo Rossetti; e oggi è con noi anche il Direttore Generale del Gruppo Aurelia 80, Dott. Laganga.

A questo punto lascio la parola all'Amministratore Delegato del Gruppo per una prima introduzione.

MARIA LAURA GAROFALO: Buongiorno a tutti e grazie per l'attenzione. Oggi è con grande orgoglio che annuncio al mercato questa operazione, un'operazione che ci ha impegnati per un lungo periodo di tempo perché abbiamo rilevato questo asset da una liquidazione coatta che deriva, ovviamente, da dissidi tra gli azionisti. Si è formato, nella compagine sociale, uno stallo, quindi un 50% contro un 50%, il che non ha più consentito alla società di funzionare, dunque la società è stata messa in liquidazione e il Presidente del Tribunale di Roma ha nominato un liquidatore. Dopo un primo tentativo di trovare un accordo tra gli azionisti, si è proceduto verso un processo di liquidazione attraverso un'asta che si è conclusa, per nostra fortuna, ieri sera con la nostra vittoria.

Ieri sera ci è stato aggiudicato il Gruppo Aurelia 80, che comprende strutture importanti nella capitale, un'aggiudicazione avvenuta attraverso la sottoscrizione dell'offerta avvenuta in sede di rilanci, e nei primi giorni della prossima settimana verrà sottoscritto un contratto preliminare sottoposto a condizione sospensiva, ovvero il closing avverrà una volta che saranno state volturate l'autorizzazione e l'accreditamento delle Target al nuovo soggetto giuridico, in cui le stesse saranno conferite.

2

  • stata un'asta molto rilevante, perché hanno partecipato tutti i big, nazionali ed internazionali. Alla fine erano arrivate 13 manifestazioni di interesse, sia da fondi, anche esteri, che da soggetti operatori di settore molto importanti. Per citarne alcuni, per darvi il senso dell'importanza dell'asta, vi dico che erano presenti lo IEO, ovviamente San Donato, Humanitas, tutti i grandi gruppi oltre che, appunto, fondi finanziari di cui uno estero.
    La procedura è stata una procedura classica d'asta, quindi con una manifestazione di interesse, un'offerta non vincolante, in virtù della quale sono stati selezionati i soggetti che potevano passare alla fase vincolante con accesso alla data room e, dopo quattro settimane di due diligence, c'è stata la gara. Siamo stati selezionati tra le migliori offerte per accedere ai rilanci, ieri sera si è svolta la gara ai rilanci e ce la siamo aggiudicati a 47 milioni di euro.
    Il senso di questa operazione è profondo, importante, perché è l'operazione che cambia il volto di GHC, perché è vero che GHC, al contempo, riconquista le sue origini, ma è vero che riconquista delle origini che sino ad oggi, proprio per la difficoltà che sussisteva all'interno della società, per le difficili relazioni tra gli azionisti, non hanno mai potuto esprimere il loro valore, valore che potrà essere espresso in pieno da questo momento in poi, anche perché questo momento coincide con una serie di situazioni e di elementi molto favorevoli.
    Innanzitutto, voi sapete che noi, quando abbiamo raccontato il "disciplinare" della nostra procedura M&A, abbiamo detto che tra i requisiti importanti c'era la scelta dei territori in cui crescere. È vero, il Lazio non è sicuramente una Regione facile, io l'ho sperimentata e posso dirlo, però posso dire anche che ormai oggi il Lazio è uscito dal commissariamento, rimane ancora in piano di rientro ma è uscito dal commissariamento, ha una nuova giunta molto favorevole nei confronti del privato, una giunta che già si sta muovendo nel senso di mettere sul tavolo dei fondi per delle iniziative che possano non solo ridurre le liste d'attesa, ma innanzitutto, ad esempio, ridurre l'affollamento dei Pronto Soccorso.
    Sapete che il Presidente Rocca, il nuovo Presidente della giunta della Regione Lazio, sta dando - lo ha dato in tutta la sua campagna elettorale, ma lo sta dimostrando anche nei fatti - grande priorità alla sanità, tant'è vero che non ha nominato un Assessore alla sanità ma ha tenuto per sé le deleghe, essendo per altro uomo d'esperienza ed essendo stato già Direttore Generale di grandi ospedali romani, tra cui il Sant'Andrea. Ha messo all'interno della Regione una serie di funzionari che io conosco personalmente e che sono anche di grande levatura e ha lanciato le premesse di quello che per il Lazio dovrà essere un importante investimento in ambito sanitario, non solo per quanto riguarda la riduzione dell'affollamento dei Pronto Soccorso, ma anche un supporto importante all'assistenza di medicina generale. Sta anche mettendo in cantiere, quindi, dei budget incrementali per questa attività.

3

Perché il Lazio? Perché, nonostante sia difficile, il Lazio è sempre il Lazio. Nel Lazio c'è la Capitale, nel Lazio avvengono gli eventi più importanti, c'è la politica, tra due anni ci sarà il Giubileo. Anche Roma Capitale si sta occupando dell'emergenza sanità e, in un momento in cui in ogni caso i fondi del Sistema Sanitario Nazionale in generale sono scarsi, crescerà, come sta crescendo e crescerà a maggior ragione nel Lazio, l'attività privata.

Crescerà perché sta crescendo fisiologicamente, ma crescerà anche per una serie di contingenze strategiche importanti che si stanno verificando da adesso e nei prossimi anni.

Due anni fa la Regione Lazio ha deliberato, nell'ambito di un decreto che detta la programmazione sanitaria della Regione, uno spostamento di letti e di offerta assistenziale dallo European Hospital all'Aurelia Hospital di Roma, dandoci il via per la realizzazione di un grande progetto di rilancio. Probabilmente anche questo è stato uno dei motivi che hanno creato il dissidio fra gli azionisti. Ovviamente ognuno ha le proprie visioni, in termini prospettici, la nostra visione è quella aziendale, quindi di creare il maggior valore per l'azienda.

Questo progetto creerà un grande valore aggiunto per la nostra struttura e lo leggo come un'opportunità importante, perché il progetto funzionerà in questo modo: oggi abbiamo l'Aurelia Hospital che già di per sé rappresenta una delle più grandi strutture private accreditate del territorio, come avete letto dal nostro comunicato stampa è inserita a pieno titolo nella rete dell'emergenza regionale come DEA di primo livello, dotata anche di un pronto soccorso con eliporto annesso, operativo 24 ore su 24, è una struttura polispecialistica per acuti, quindi è accreditata in quasi tutte le specialità medico-chirurgiche, ma ha anche al suo interno un importante dipartimento di riabilitazione motoria, neurologica e respiratoria.

Lo European Hospital è una struttura prevalentemente privata, infatti ad oggi l'attività privata del Gruppo Aurelia 80 fondamentalmente è espressa dallo European Hospital, che è una struttura polispecialistica per acuti autorizzata, non accreditata, accreditata soltanto per la cardiologia e la cardiochirurgia. È un centro di eccellenza a livello nazionale per le malattie cardiovascolari, con una realtà importante e con dei professionisti riconosciuti a livello mondiale, sia per le loro capacità, sia per l'alto numero delle pubblicazioni scientifiche effettuate. Il progetto è quello di sfruttare l'area edificabile dell'Aurelia Hospital per realizzare una nuova "piastra chirurgica", cioè un grande reparto operatorio. Nell'ambito di questo reparto operatorio, verranno dedicate due sale operatorie alla cardiochirurgia. La cardiochirurgia, insieme alla cardiologia clinica e interventistica, verrà spostata e concentrata tutta in Aurelia Hospital.

In European Hospital rimarrà soltanto l'attività privata e verrà spostato il dipartimento di riabilitazione, quindi in accreditamento, con un budget di oltre 4,3 milioni, e poi svilupperà ulteriormente l'attività privata, che già sta svolgendo in maniera significativa.

4

Cosa diventerà l'Aurelia Hospital? A mio avviso diventerà un unicum in Italia, nel senso che diventerà un grande ospedale. In questo accordo fatto con la Regione, peraltro, aumenta i suoi letti, ricevendo anche l'autorizzazione e l'accreditamento per letti di chirurgia vascolare, che prima mancavano e che sono fondamentali per creare il "Centro Cuore", perché un centro cardiochirurgico deve avere annesso un dipartimento vascolare importante. Per raggiungere livelli di qualità elevati, infatti, la cardiochirurgia cammina di pari passo con la chirurgia vascolare.

In questa riqualificazione dell'offerta ospedaliera assistenziale del Gruppo, dunque, abbiamo anche ottenuto un aumento dei posti letto in Aurelia, il che ci consentirà di chiedere un incremento di budget. È molto importante però come noi intendiamo realizzare questo ospedale, questo "Centro Cuore", che però implica anche una rivisitazione di tutti i reparti critici, terapie intensive, unità coronariche, subintensive, eccetera.

Verrà realizzata una "piastra chirurgica", che è una concezione molto all'avanguardia di quello che può essere un reparto operatorio: i reparti operatori, in genere divisi per specialità, sono dislocati su più piani, ed è evidente che la dislocazione su più piani dei reparti operatori genera una perdita di efficientamento, ma anche di qualità. Noi invece concentreremo in un unico reparto tutte le sale operatorie, quindi faremo un mega blocco operatorio, non in verticale ma in orizzontale, dove avremo sette sale operatorie, di cui due dedicate alla cardiochirurgia e le altre cinque alle altre specialità chirurgiche.

In questo modo non solo avremo un efficientamento a livello di gestione, quindi di costi, ma anche la qualità si eleva in maniera significativa, perché è evidente che, rispetto alle complicanze che fisiologicamente possono avvenire durante un intervento chirurgico, i professionisti avranno a disposizione, nella stessa piastra, i colleghi che potranno intervenire sulla complicanza specifica. Questo abbasserà anche il numero dei sinistri, elevando la qualità delle prestazioni assistenziali erogate.

Altro efficientamento importante arriverà anche dalla concentrazione della cardiologia, oggi divisa tra European Hospital e Aurelia Hospital, in un unico dipartimento, sempre presso l'Aurelia Hospital. Ad oggi abbiamo la cardiologia clinica e interventistica che è in Aurelia Hospital e in European Hospital, mentre alla fine del piano non avremo più due centri, necessariamente con dispersione di risorse a livello economico, quindi finanziario, ma concentreremo in Aurelia Hospital anche tutta la cardiologia. Avremo soltanto una divisione di emodinamica, perché la cardiologia è cardiologia interventistica e pertanto la procedura si eroga non nella sala operatoria ma nelle sale di emodinamica, dove verrà concentrata tutta l'attività di cardiologia interventistica, con evidenti efficientamenti.

Alla fine di questo piano, che io conto di realizzare nell'arco di 24 mesi dal giorno in cui entriamo in possesso della struttura, anche se già con il liquidatore

5

Attachments

Disclaimer

Garofalo Health Care S.p.A. published this content on 31 July 2023 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 31 July 2023 16:49:03 UTC.