Humanigen, Inc. è stata informata dei risultati preliminari topline dello studio ACTIV-5/BET-B del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), che ha valutato lenzilumab più remdesivir rispetto a placebo più remdesivir nei pazienti COVID-19 ospedalizzati. Lo studio non ha raggiunto la significatività statistica sull'endpoint primario, definito come la percentuale di pazienti con CRP al basale < 150 mg/L ed età < 85 anni, vivi e senza ventilazione meccanica fino al 29° giorno. I dati hanno anche mostrato una tendenza non significativa alla riduzione della mortalità nella popolazione complessiva dei pazienti [HR 0,72].

Non ci sono stati nuovi segnali di sicurezza attribuiti a lenzilumab nello studio ACTIV-5/BET-B. L'Accelerating COVID-19 Therapeutic Interventions and Vaccines (ACTIV) è una partnership pubblico-privata diretta dai National Institutes of Health (NIH) per sviluppare una strategia di ricerca coordinata per dare priorità e accelerare lo sviluppo dei trattamenti e dei vaccini più promettenti. ACTIV è guidato da un gruppo di lavoro di scienziati senior che rappresentano organizzazioni governative, industriali, no-profit, filantropiche e accademiche e sta perseguendo cinque aree di ricerca rapida più mature per le opportunità, una delle quali è l'accelerazione dei test clinici dei vaccini e dei trattamenti più promettenti.

All'interno di quest'area di interesse, ACTIV-5 (Big Effect Trial, BET) è una serie di studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, che utilizzano valutazioni ed endpoint comuni per valutare se alcune terapie, approvate o in fase di sperimentazione, siano promettenti per il trattamento dei pazienti ricoverati con COVID-19.