Un po' di storia

ITT è l'acronimo di International Telephone & Telegraph, una delle gloriose società di telecomunicazioni dell'inizio del secolo scorso negli Stati Uniti. Il gruppo entra in modalità conglomerale negli anni '60, con una raffica di acquisizioni nei settori militare, industriale, alberghiero e persino dell'autonoleggio.

La love story degli investitori per i grandi gruppi diversificati termina negli anni '90, portando a una prima scissione di ITT, seguita da una seconda scissione nel 2011, che vede la nascita di Xylem, una delle aziende leader a livello mondiale nel settore del trattamento delle acque, Exelis, un appaltatore militare, e ITT Inc, l'azienda di cui ci occupiamo oggi.

Il business

Il gruppo è suddiviso in tre divisioni principali: Motion Technologies, Industrial Processes e Connectivity and Control Technologies.

Il segmento Motion Technologies (MT), che genera il 44% del fatturato, è specializzato nella produzione di componenti frenanti, ammortizzatori e tecnologie di assorbimento dell'energia. Questo segmento serve un'ampia gamma di mercati, tra cui i veicoli leggeri e pesanti, sia civili che militari, e il settore ferroviario.

Industrial Process (IP), che rappresenta circa il 34% del fatturato, fornisce pompe industriali, valvole e assistenza post-vendita. Si tratta di un segmento fondamentale per diversi settori industriali, tra cui quello chimico e petrolchimico, farmaceutico e della produzione di energia, in quanto fornisce prodotti e servizi essenziali per il funzionamento e la manutenzione delle loro attività.

Infine, Connectivity and Control Technologies (CCT), che rappresenta il 22% del fatturato, offre un'ampia gamma di connettori e componenti progettati per resistere alle condizioni più estreme. Questo segmento serve settori esigenti come l'aerospaziale, la difesa, l'industria e l'energia.

La ripartizione geografica è la seguente: 42% per il Nord America, con gli Stati Uniti (mercato di origine dell'azienda) che rappresentano il 33% del totale; 32% per l'Europa, con la Germania che da sola contribuisce per l'11,8%, rappresentando il principale cliente europeo di ITT;  17% per l'Asia, di cui il 10,7% specificamente destinato alla Cina; 9% restante suddiviso tra Medio Oriente e Africa (5,2%) e Sud America (3,8%).

Finanze

ITT ha una capitalizzazione di mercato di 10,8 miliardi di dollari, che la rende un attore di medie dimensioni sulla costa americana, ma un attore industriale abbastanza importante nel suo settore. Il suo rapporto prezzo/utili (P/E) di 22,9 è in linea con la media degli ultimi dieci anni. Il margine netto della società è quasi raddoppiato in un decennio, passando dal 6,9% del 2014 al 12,5% del 2023, nonostante una flessione nel 2017 dovuta a un'imposta una tantum legata alla riforma fiscale statunitense (Tax Cuts and Jobs Act).

Il tasso di crescita medio annuo del 9,8% negli ultimi tre anni segna una rottura con la stagnazione dell'ultimo decennio. Il fatturato ha appena superato i 3 miliardi di dollari e le previsioni parlano di 4 miliardi di dollari entro il 2026. Questo nuovo slancio, unito al continuo aumento del margine operativo, ha portato a un rinnovato interesse da parte degli investitori.

Per il 2024, ITT prevede una crescita dei ricavi di circa il 10%, grazie a una domanda migliore del previsto dall'inizio dell'anno. I margini dovrebbero aumentare di 110 punti base, soprattutto grazie al segmento Industrial Process, il cui margine è già passato dal 15% nel 2021 al 21,6% nel 2023. Questo aumento dei margini è in parte attribuibile ai ricavi ricorrenti dei servizi post-vendita, che ora rappresentano il 30% del fatturato totale, diventando così una fonte di reddito fondamentale per ITT.

Andamento dei margini per segmento negli ultimi tre anni

I mercati finali dell'azienda

In termini di ridistribuzione agli azionisti, il payout ratio si attesta al 46,5%. Negli ultimi dieci anni, ITT ha distribuito dividendi per 590 milioni di dollari - con un CAGR di oltre il 10% - e ha riacquistato azioni per 773 milioni di dollari, riducendo così il numero di azioni in circolazione del 10,4%.

Ripartizione della ridistribuzione agli azionisti negli ultimi 4 anni

In termini di indebitamento, ITT ha contratto prestiti a breve termine per 448 milioni di dollari per finanziare le acquisizioni e i riacquisti di azioni e per mantenere la propria liquidità. Con 266 milioni di dollari già rimborsati quest'anno, il debito rimane perfettamente gestibile.

La forza finanziaria di ITT è sostenuta da quasi 500 milioni di dollari di liquidità sostenibile e da un free cash flow operativo di 538 milioni di dollari nel 2023.

Negli ultimi tre anni, l'azienda ha effettuato acquisizioni per un miliardo di dollari, l'ultima delle quali è stata Svanehøj, un fornitore di pompe per il trasporto marittimo di gas liquefatto, con un costo di acquisizione di 410 milioni di dollari.

Le acquisizioni più importanti degli ultimi tre anni

A titolo di confronto, ecco una tabella che mostra i principali concorrenti di ITT quotati in Borsa:

Dopo due scissioni, ITT torna ai suoi massimi! Una nuova scissione in vista?