Le azioni indiane hanno chiuso in ribasso giovedì, trascinate dai titoli tecnologici e bancari che sono scivolati dai massimi storici, mentre i timori di un forte aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense attanagliano i mercati.

L'indice NSE Nifty 50 ha chiuso in ribasso dello 0,7% a 17.877,4, mentre l'indice S&P BSE Sensex è scivolato dello 0,68% a 59.934,01, registrando entrambi la peggiore sessione in due settimane.

I mercati più ampi sono stati in tensione, in quanto gli investitori valutano la possibilità che la Federal Reserve degli Stati Uniti proceda ad un aumento dei tassi di interesse di 100 punti base la prossima settimana, per affrontare l'aumento dell'inflazione.

Nel frattempo, Fitch ha tagliato le previsioni di crescita economica dell'India per il 2022/23 al 7% dal 7,8%, in un contesto di rallentamento a causa dello stress economico globale, dell'inflazione elevata e della politica monetaria più restrittiva.

L'indice Nifty IT è crollato dell'1,4% dopo aver perso il 3,4% nella sessione precedente, con la major tecnologica Infosys che ha perso il 2,9%. Infosys ha perso oltre il 7% nelle ultime due sessioni, colpita in parte da un downgrade di Goldman Sachs a 'vendere'.

L'indice Nifty Bank è scivolato dello 0,47% dopo aver toccato un massimo storico all'inizio della sessione.

Nel frattempo, i produttori di auto e pneumatici sono stati un punto luminoso nel mercato tiepido, con la casa automobilistica Maruti Suzuki India che è salita del 2,7% ai massimi da oltre quattro anni, dopo la notizia che BofA Securities ha alzato il suo prezzo obiettivo sul titolo.

L'azienda di pneumatici MRF è salita del 9,1% ai massimi dal febbraio 2021, mentre CEAT è salita del 20%.

L'indice Nifty Auto è balzato dello 0,7%, raggiungendo un record di chiusura. (Servizio di Chris Thomas a Bengaluru; Redazione di Neha Arora)