MOL, che possiede la più grande rete di stazioni di servizio del Paese, ha chiesto di eliminare gradualmente il limite di prezzo imposto dal Governo, che ha fissato il prezzo al dettaglio della benzina a 95 ottani e del diesel a 480 fiorini (1,27 dollari) al litro.

Il tetto, in vigore da metà novembre, faceva parte di uno sforzo del governo del Primo Ministro Viktor Orban per proteggere gli ungheresi dall'inflazione, ora al livello più alto degli ultimi due decenni. Il tetto è stato esteso all'inizio di ottobre ed è limitato alle auto con targa ungherese, una mossa che ha scatenato un conflitto con l'Unione Europea.

"Abbiamo introdotto questo limite (al rifornimento di carburante)... per poter garantire la sicurezza dell'approvvigionamento", ha dichiarato a Reuters la portavoce di MOL Piroska Bakos, aggiungendo che gli acquirenti che riempiono le taniche di carburante non avranno più diritto al carburante a prezzo limitato.

Il Presidente e Amministratore Delegato di MOL, Zsolt Hernadi, aveva detto ad aprile che il mantenimento del prezzo massimo, ora molto al di sotto degli attuali prezzi di mercato, avrebbe potuto portare a carenze di approvvigionamento.

L'annuncio di venerdì è l'ultimo segno che l'intervento nel mercato del carburante ha influenzato l'equilibrio tra domanda e offerta. L'Austria e l'Ungheria hanno rilasciato parte delle loro riserve strategiche di carburante nelle ultime settimane per stabilizzare il mercato.

La portavoce di MOL, Bakos, ha detto che la domanda di carburante normalmente aumenta di circa il 30-40% durante l'estate, a causa del turismo e della stagione agricola, che incrementa la domanda di diesel. Ma il tetto dei prezzi ha fatto diminuire le importazioni di carburante, che MOL deve ora compensare.

(1 dollaro = 379,2200 fiorini)