MILANO (MF-DJ)--I prezzi del minerale di ferro sono crollati ai minimi di tre anni, a causa del forte rallentamento dell'edilizia residenziale cinese e della strategia zero Covid di Pechino, che ha portato a un calo della domanda del prodotto siderurgico.

Il prezzo di riferimento del minerale di ferro - una delle materie prime più scambiate al mondo - è sceso del 17% a ottobre rispetto a settembre, chiudendo il mese oltre il 50% al di sotto del suo massimo del 2022, fissato a marzo.

Il minerale di ferro è spesso considerato un indicatore dell'economia cinese. Secondo stime di Jefferies, il mercato immobiliare cinese rappresenta circa un terzo della domanda globale di minerale di ferro trasportato via mare. Secondo i dati del governo australiano, la Cina acquista sette tonnellate su dieci.

In quest'ottica, secondo gli analisti, l'offerta di minerale di ferro sta superando la domanda proprio perché la costruzione di nuove case in Cina è fortemente calata. In aggiunta il XX Congresso del Partito Comunista ha deluso le speranze su possibili politiche di rilancio del mercato immobiliare.

"Il XX Congresso nazionale del Pcc, tanto atteso, non è riuscito a fornire alcuna politica concreta per stimolare il cupo mercato immobiliare", ha spiegato Malan Wu, responsabile dei mercati dell'acciaio e delle materie prime presso la società di consulenza Wood Mackenzie. "Al contrario, il raffreddamento dell'immobiliare continua senza offrire alcun segnale di ripresa nel prossimo futuro".

In un report del mese scorso, Rio Tinto - il più grande produttore di minerale di ferro al mondo - ha dichiarato che la perdita di fiducia nel mercato immobiliare cinese e le interruzioni dell'attività edilizia dovute al Covid hanno ridotto la fornitura di acciaio nel Paese.

red


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November 04, 2022 11:57 ET (15:57 GMT)