La banca britannica ha realizzato un utile ante imposte di 2 miliardi di sterline (2,3 miliardi di dollari) nel periodo luglio-settembre, in crescita rispetto agli 1,9 miliardi di sterline dello stesso periodo dell'anno precedente e al di sopra delle previsioni medie degli analisti di 1,8 miliardi di sterline elaborate dalla banca.

I ricavi del settore reddito fisso, valute e materie prime (FICC) sono raddoppiati a 1,6 miliardi di sterline rispetto a un anno prima, grazie alla volatilità dei mercati che hanno visto un'intensa attività di trading da parte dei clienti.

Questo ha aiutato Barclays a far crescere gli utili, in contrasto con i rivali di Wall Street, che all'inizio del mese hanno registrato una flessione a causa dell'accantonamento di fondi per coprire le perdite dei mutuatari e delle turbolenze dei mercati che hanno bloccato l'attività di investment banking.

L'aumento delle entrate di Barclays nel settore FICC hanno mostrato un vantaggio rispetto ai concorrenti statunitensi, come Morgan Stanley, che nello stesso periodo ha registrato un incremento del 33% delle entrate derivanti da attività analoghe.

La competitor europea Deutsche Bank ha visto i ricavi dal trading obbligazionario aumentare del 38%.

(1 dollaro = 0,8731 sterline)

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)