GINEVRA (awp/ats) - SGS, gruppo ginevrino attivo a livello internazionale nel settore della certificazione e dell'ispezione, rileva interamente Maine Pointe, azienda americana che opera nella consulenza, in particolare nei comparti della logistica e della distribuzione.

Nel giugno 2019 SGS aveva già acquistato una quota del 60% dell'impresa con sede a Boston, ricorda la multinazionale elvetica in un comunicato odierno. Maine Pointe vanta un importante portafoglio di clienti che va dall'industria chimica a quella dei beni di consumo, passando per le società petrolifere e legate al gas. Di recente ha supportato i propri clienti nella valutazione di fornitori alternativi, includendo i criteri ESG (environmental, social and governance, cioè principi ambientali, sociali e di buon governo d'impresa).

"La piena proprietà di Maine Pointe dimostra l'impegno di SGS nel fornire un portafoglio completo di servizi avanzati per ottimizzare le catene di approvvigionamento dei nostri clienti in modo sostenibile", afferma il Ceo Frankie Ng, citato nella nota. La società americana ha anche una base di clienti in espansione, aggiunge il manager, cresciuto a Ginevra, con doppia nazionalità svizzero-cinese.

SGS - l'acronimo sta per Société Générale de Surveillance - è stata in origine fondata a Rouen, in Francia, nel 1878, da un giovane imprenditore lettone: l'impresa si occupa di verificare le forniture di grano, in un'epoca in cui queste venivano sempre più standardizzate. L'idea ebbe successo e vennero aperti uffici in varie località francesi. Nel 1915, durante la prima guerra mondiale, l'azienda spostò la sua sede da Parigi a Ginevra. La ragione sociale Société Générale de Surveillance venne adottata nel 1919. Dal 1985 l'azienda è quotata alla borsa svizzera (performance da inizio gennaio: -5%). Oggi SGS gestisce una rete di 2650 uffici e laboratori in tutto il mondo e ha 98'000 dipendenti. Nel 2022 la società ha realizzato un fatturato di 6,6 miliardi di franchi.