MILANO (MF-DJ)--Conto alla rovescia per la firma del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia. Questa volta l'accordo bilaterale tra Roma e Parigi sembra essere cosa fatta, dopo lunghi rinvii. Tra una settimana il presidente francese, Emmanuel Macron, sarà nella capitale.

L'agenda prevede che giovedì 25 novembre sia ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'indomani sarà la volta dell'incontro con il premier Mario Draghi. L'intesa intergovernativa, concepita nel 2018 ai tempi del governo Gentiloni, e che non ha ancora visto la luce, era tornata sul tavolo delle cancellerie in occasione del vertice dei capi di Stato e di governo dei Paesi del G20. I tempi sono quelli indicati da MF-Milano Finanza lo scorso 29 giugno, quando si ipotizzava che la firma potesse arrivare dopo l'estate e comunque entro l'autunno. Il dossier è in mano alla Farnesina. L'accordo è scritto sulla falsariga di quello di Aquisgrana del 2019 tra Parigi e Berlino, a sua volta modellato sul trattato dell'Eliseo sottoscritto nel 1963 dall'allora presidente francese Charles de Gaulle e dal Cancelliere, Konrad Adenauer.

Il Trattato era rimasto a lungo congelato, a causa delle frizioni tra le due capitali nel corso del primo governo Conte, quando fu toccato il punto più basso con il ritiro dell'ambasciatore francese Christian Masset, al culmine degli attacchi dell'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sul controllo dell'immigrazione e per l'incontro del vicepremier Luigi Di Maio con i leader del movimento di contestazione a Macron. Già con il secondo governo Conte è avvenuto un netto cambio di rotta, accelerato ulteriormente dall'arrivo di Draghi a Palazzo Chigi. L'obiettivo è rafforzare la cooperazione strategica e industriale tra i due Paesi. Un nuovo metodo di scambi e collaborazione per scongiurare incomprensioni in settori cruciali come la finanza, l'industria pesante, la cantieristica, le politiche migratorie. Negli ultimi anni le relazioni economiche si sono fatte sempre più intese. Lo dimostrano operazioni come la fusione tra Fiat e Psa che ha portato alla nascita di Stellantis, benché come raccontato da questo giornale nei fatti l'operazione paritaria veda i francesi come parte acquirente. Più recente è l'ingresso di Cassa Depositi e Prestiti in Euronext, la holding pan-europea dei listini che ha rilevato Borsa spa dal London Stock Exchange. O ancora la collaborazione in ambito spaziale. In mezzo anche battute d'arresto con la fine in un nulla di fatto della telenovela Fincantieri-Stx, terminata senza consentire al gruppo triestino di completare l'acquisizione dei Chantiers de l'Atlantique.

fch

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November 17, 2021 02:24 ET (07:24 GMT)