Lockheed Martin ha assegnato a Terran Orbital Corporation un contratto per costruire 36 bus satellitari per la costellazione Tranche 2 Transport Layer (T2TL) Beta della Space Development Agency (SDA). Terran Orbital consegnerà i bus a Lockheed Martin, che condurrà l'integrazione del carico utile e gestirà i satelliti insieme a SDA. La costellazione T2TL Beta di SDA farà progredire la capacità bellica iniziale della Proliferated Warfighter Space Architecture (PWSA) con miglioramenti tecnologici mirati, configurazioni di carico utile incentrate sulla missione e una maggiore integrazione.

La PWSA fornisce un sistema di comunicazione resiliente e a bassa latenza per collegare le piattaforme dei combattenti in tutto il mondo e aiutare i militari a individuare le minacce e a rilevare e tracciare i missili. Terran Orbital sta attualmente costruendo 42 bus per Lockheed Martin, per aiutare l'azienda a soddisfare il contratto da 700 milioni di dollari per la Tranche 1 Transport Layer (T1TL) dell'SDA, il cui lancio è previsto per la fine del 2024. La scorsa primavera, Terran Orbital ha completato con successo una Critical Design Review e una Manufacturing Readiness Review per i bus satellitari T1TL, che sono fabbricati negli impianti di produzione di piccoli satelliti dell'azienda a Irvine, in California.

La MRR ha confermato che Terran Orbital è pronta a produrre e consegnare tutti i 42 bus satellitari T1TL. Ora, con il completamento dell'MRR T1TL di Terran Orbital e del CDR di Lockheed Martin, Terran Orbital consegnerà i 42 bus satellitari a Lockheed Martin per l'integrazione e il collaudo del carico utile nel nuovo stabilimento di assemblaggio di piccoli satelliti di 20.000 metri quadrati vicino a Denver. Le stesse strutture saranno poi utilizzate per l'integrazione del carico utile e il collaudo dei 36 bus satellitari T2TL Beta.

L'anno scorso, Terran Orbital ha consegnato 10 bus satellitari a Lockheed Martin a sostegno del contratto Tranche 0 Transport Layer con SDA. I satelliti T2TL Beta dovrebbero essere dispiegati nell'orbita terrestre bassa durante una serie di lanci che inizieranno nel 2026.